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10 motivi per allenarsi 10 minuti al giorno su Linkedin

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Un buon impiego di questo tempo è apprendere l'uso di Linkedin per creare e consolidare relazioni commerciali e di seguito vi sono alcuni suggerimenti ed alcune risorse per poterlo fare.

Il tempo è come un fiocco di neve: si scioglie mentre pensiamo a cosa farne. Ed in questi “giorni sospesi” molti di noi possono lavorare da casa perché qualcuno, la mattina, si alza e va a lavorare.

Anche per questo motivo è opportuno usare al meglio questo tempo per imparare qualcosa di nuovo, che ci possa essere utile nel nostro lavoro e per le aziende per le quali lavoriamo. 

Un buon impiego di questo tempo è apprendere l’uso di Linkedin per creare e consolidare relazioni commerciali e di seguito vi sono alcuni suggerimenti ed alcune risorse per poterlo fare.

Innanzitutto, occorre evitare alcuni errori:

  • Pubblicare un profilo con una foto non professionale ed, ancor più, una foto inadeguata al contesto come la foto delle vacanze o di un matrimonio, per non parlare di chi pubblica la foto dei propri figli. Utile anche personalizzare il template del profilo con l’immagine dell’organizzazione per la quale lavoriamo;
  • inserire un “job profile” generico: deve essere quello definito dall’organigramma aziendale e più specifico sarà, più il profilo sarà mostrato nei risultati di ricerca da contatti rilevanti;
  • dimenticarsi di pubblicare un sommario: la descrizione, breve e curata, deve contenere quelle “parole chiave” di ricerca per le quali intendiamo essere trovati e distinguerci da tutti gli altri;
  • non modificare la URL lasciando un indirizzo pubblico fatto di numeri e codici: lo si può fare facilmente dal pannello di amministrazione del profilo;
  • inviare richieste di contatto non personalizzate, cosa che oggi si può facilmente fare anche dalla app mobile;
  • usare la piattaforma come puro database di contatti a cui inviare richieste di collegamento: si tratta di un social network in cui le relazioni debbono essere costruite e qualificate grazie a contenuti, commenti, conversazioni;
  • fare ricerche senza usare i filtri avanzati che, anche quando gratuiti, consentono di selezionare i contatti, ad esempio, per “azienda precedente” così da migliorare la personalizzazione della richiesta di connessione;
  • parlare di contenuti che fuoriescono dalla sfera professionale e soprattutto toccare argomenti delicati come la politica e la religione. Il calcio è evidentemente ancor più off-limits;
  • condividere articoli e contenuti senza un commento originale e nel momento in cui si scoprono. Meglio programmarli con Hootsuite;
  • non pubblicare post ed articoli. Linkedin è diventato un luogo di aggiornamento professionale: esserne curatori e produttori di contenuti è la strada maestra per ampliare il network.

Il trucco è invece dedicare a Linkedin “dieci minuti al giorno” e non due ore al mese. Funziona nella misura in cui diventa una abitudine, una buona pratica. In quei dieci minuto possiamo:

  • controllare gli aggiornamenti del nostro network che automaticamente suggeriscono i cambiamenti lavorativi e gli avanzamenti di carriera: possono dare il “la” a congratulazioni e commenti;
  • fare “comment marketing” intervenendo sotto i post di altri per valorizzare le nostre competenze portando valore aggiunto alla conversazione: in questo modo possiamo consolidare e ampliare il network;
  • sviluppare conversazioni taggando, con oculatezza, le persone così da alimentare la rete dei contatti;
  • pubblicare notizie di mercato aggiungendovi un’opinione utile a mettere il luce lo specifico talento da noi posseduto;
  • pubblicare veri e propri articoli per godere del maggior respiro che tale formato ha nella piattaforma;
  • caricare presentazioni pubbliche su Slideshare e rilanciarle da Linkedin;
  • fare ricerche per funzione aziendale o per azienda e utilizzando i filtri che consentono di circoscrivere al meglio i risultati e individuare una vera e propria lista di prospect;
  • seguire i profili suggeriti per individuare nuovi possibili prospect;
  • creare relazioni non contattando direttamente le persone, ma facendoci introdurre dalle conoscenze comuni. In ogni caso, sarà opportuno personalizzare il messaggio allo stesso modo in cui argomenteremmo, nel corso di una telefonata, la richiesta di un appuntamento;
  • salvare, di tanto in tanto, la lista dei contatti per averne un foglio excel completo;
  • valutare l’uso di Sales Navigator per generare nuovi lead commerciali;
  • produrre contenuti interessanti – infografiche, immagini interattive, meme – per rendersi protagonisti grazie alla condivisione delle informazioni.

Possiamo “allenarci” su Linkedin con la serenità che ci consente la tecnologia, ma anche con la responsabilità di chi si allena perché – dopo – occorrerà scendere in campo in piena forma.