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SPID di Stato, salta dal Milleproroghe. Marattin (Italia Viva) a Key4biz: “Inammissibile. No riforma last-minute”

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"L'emendamento è stato dichiarato inammissibile, anche perché non si fa last-minute la riforma dello SPID. Quindi il tema non si discute in questo decreto", l'annuncio è stato dato da Luigi Marattin, Italia Viva, rispondendo a Key4biz.

Colpo di scena. Lo SPID di Stato resta lettera morta. È saltato dal decreto-legge Milleproroghe: “L’emendamento è stato dichiarato inammissibile. Quindi il tema non si discute in questo decreto”, l’annuncio è stato dato da Luigi Marattin, Italia Viva, rispondendo a Key4biz su Twitter.

“Non si fa la riforma dello SPID in un emendamento last-minute”

Il deputato del partito guidato da Matteo Renzi ci ha anche spiegato perché è saltata la riforma di statalizzare lo SPID.

“Abbiamo chiesto di non presentare emendamento, sia per ragioni di metodo (non si fa la riforma dell’identità digitale in un emendamento last-minute al Milleproroghe) sia per perplessità di merito. L’emendamento governativo non è stato presentato e lo apprezziamo”, ha scritto Marattin.

Il riferimento è al subemendamento M5S, che proponeva di statalizzare lo SPID, rendendo gratuita e più sicura l’identità digitale. In che modo? Trasformando il ministero dell’Interno in identity provider unico con i partner tecnologici l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e tagliando fuori i 9 operatori privati, che ad oggi hanno erogato 5,7 milioni di identità digitali.