Password sharing

Password condivise, Netflix perde 135 milioni di dollari al mese. In arrivo strette per gli utenti

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La piattaforma streaming più famosa al mondo è intenzionata a fermare la pratica del 'password sharing' tra gli utenti e le persone che abusano dei suoi termini di servizio.

Netflix ha chiuso il terzo trimestre del 2019 con utili in aumento a 665 milioni di dollari a fronte di ricavi in crescita del 31% a 5,25 miliardi.

Con un business complessivo dal valore di circa 125 miliardi di dollari e il numero di abbonati ha raggiunto quota 153 milioni di utenti, il colosso dello streaming sembra godere di ottima salute, ma l’arrivo della concorrenza inizia a spaventare i piani alti dell’azienda.

Secondo le parole di Greg Peters, Chief Product Officer, la piattaforma è intenzionata a reprimere le persone che abusano dei suoi termini di servizio, in modo particolare degli ‘utenti furbetti’ che condividono le password degli account con persone al di fuori della famiglia.

Cos’è il password sharing

Il password sharing è una pratica che permette a più utenti di utilizzare le medesime credenziali di accesso per poter usufruire dei contenuti in streaming.

Unica limitazione, quella di rispettare il numero massimo di dispositivi attivi in simultanea previsto dall’abbonamento. Un dispositivo con l’account di base che costa 7,99 euro al mese, quattro con il piano più costoso che arriva a 15,99 euro al mese.

Le offerte di Netflix quindi sono state pensate per essere condivise solo da persone della stessa famiglia, ma ciò non ha impedito agli utenti di comunicare le proprie password ad amici e familiari. In questo modo l’azienda perde milioni di dollari al mese di ricavi dagli abbonamenti.

Quanto perde Netflix con il password sharing

Secondo le stime riportate da Newsweek, Netflix perde 135 milioni di dollari ogni mese a causa della condivisione delle password da parte degli utenti.

Un sondaggio Magid condotto per CNBC ha rilevato che il 10% degli utenti Netflix non paga i propri account. Il sondaggio ha rilevato che il 35% dei millennial condivide le proprie password, di gran lunga la più grande fascia d’età che ha ammesso di farlo.

L’arrivo della concorrenza

Anche se finora non è chiaro come la società impedirebbe alle persone di condividere le password, l’azienda vuol arginare questo fenomeno per incrementare il numero di abbonanti in tutti il mondo.

Al momento, tuttavia, non ci sarebbe ancora nulla di definito. Netflix sta ancora esaminando la situazione ma non ci sarebbe ancora nulla in programma da comunicare. Pertanto, non è chiaro quali modifiche Netflix potrebbe apportare alla condivisione delle password in futuro.

L’azienda nell’ultimo trimestre ha registrato 6,77 milioni di nuovi abbonati, una cifra inferiore ai 6,80 milioni attesi dagli analisti.

Ma nei prossimi tre mesi lo scenario potrebbe cambiare, perché Netflix si troverà a competere in un’arena arricchita da nuovi potenti competitor come Disney+HBO Max e Apple+ tutti brand conosciutissimi e molto desiderosi di prendersi la loro fetta di business nel mercato dello streaming.