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Digital experience, quanto è importante il paradigma mobile-first?

di Sara Colnago, Business Competence |

Essere mobile-first significa principalmente pensare e realizzare contenuti nell’ottica di una UX mobile, mettendo in secondo piano quella da desktop.

Si stima che ormai più del 70% degli utenti navighi online attraverso un dispositivo mobile, superando in definitiva il desktop.

Ma i siti e gli spazi online sono responsive? Mi spiego meglio: sono state predisposte versioni apposite per questi contenuti?

Quante volte capita di trovarsi su un sito web e non riuscire a cliccare su qualche tap target, non poter compilare i campi di un contact form o non poter visualizzare correttamente un’immagine?

Tutti questi ostacoli sono da ricondurre al design e alla strutturazione del sito. Se prima andava bene creare una versione principale desktop, mettendo in secondo piano la versione mobile, oggi non è più tollerato, anzi!

Sempre più spesso le progettazioni di siti da zero partono proprio tenendo conto della sua forma pensata prima nell’ottica di smartphone e tablet, e solo poi mediante l’uso di desktop.

Il concetto di mobile-first

Essere mobile-first significa principalmente pensare e realizzare contenuti nell’ottica di una UX mobile, mettendo in secondo piano quella da desktop.

Quali elementi è meglio curare per essere mobile-friendly?

  • il contesto in cui l’utente è inserito quando naviga sul sito;
  • i contenuti;
  • il design;
  • la performance del sito.

Mobile-first: contesto

Dove si trova il mio utente quando naviga? Cosa sta facendo? Perché mi cerca?  

Il contesto è il primo elemento da tenere in considerazione per progettare uno spazio online. Sulla base delle necessità e dei bisogni degli utenti si andrà a costruire un percorso funzionale e intuitivo, rendendo l’esperienza davvero ‘amica’.

Mobile-first: contenuto

Tutti i contenuti caricati devono tener conto di dinamiche di facilità d’uso, partendo dal testo, e in particolare dalla grandezza e dalla dimensione del font, passando per le immagini, che dovrebbero essere facilmente visualizzabili e soprattutto responsive in termini di adattamento alle dimensioni dello schermo.

È l’esperienza dell’utente e il contesto in cui è inserita che dettano il modo in cui ideare, pensare e strutturare i contenuti. Anche questi ultimi devono essere organizzati proprio in base ai bisogni e alle esperienze complessive degli utenti. I contenuti devono andare dritti al sodo, utilizzando formule d’impatto e significative, facile e comunicanti.

In questa operazione di ridimensionamento, sono compresi anche i funnel di conversione, i quali dovrebbero essere ridisegnati sulla base di brevi percorsi con entry point immediati nell’essere individuati.

Un altro accorgimento riguarda la presenza, troppo spesso invasiva e fastidiosa degli annunci Adv, rischiosi nell’incidere su un’impressione negativa.

Mobile-first: design

Per quanto concerne il design, la tendenza è, come accennavo prima, quella di un’inversione di marcia nell’approccio alla progettazione del sito: prima si pianifica secondo una versione per mobile, e poi si traduce quest’ultima in un suo adattamento per desktop.

Quindi, ad esempio, si inizia a ripensare ai menu di navigazione, poco pratici se riportati tali e quali quelli tipici di una versione desktop. L’architettura del sito sarà ridimensionata nel numero delle pagine, cercando di essere quanto più essenziali e immediati possibili.

Cerchiamo di rendere gli elementi cliccabili ben visibili e, soprattutto, facili da cliccare con un dito. Inoltre, semplifichiamo al minimo il testo da digitare se bisogna far compilare qualche campo.

Performance

Un altro aspetto da curare è la performance del sito. In realtà è un aspetto importante anche nel contesto desktop, ma nell’ambito mobile la velocità è tutto. Pensiamo solo che si stima che ad ogni secondo di caricamento in più il tasso di conversione diminuisce del 7%.

Dopo pochi secondi gli utenti si spazientiscono e abbandona il sito, senza aver dato un minimo di possibilità al vostro sito. Ottimizzando la velocità per i contenuti mobile si riuscirà a migliorare molto l’esperienza di navigazione e assecondare l’utente.

Desktop vs Mobile

Ovviamente, dobbiamo tener presente che ogni impostazione, ogni scelta e decisione va calibrata sulla base del proprio target di riferimento. Quindi, è giusto rendere entrambi le versioni attive, ma sarà importante curare più una o più l’altra in base al comportamento dei nostri utenti.

Cerchiamo quindi sempre prima di fare un’analisi approfondita che ci permetta di capire la provenienza del nostro traffico, e solo poi adottiamo le strategie migliori.

Un consiglio su qualche elemento da tener presente a seconda della strategia scelta potrebbe così essere riassunto:

per una strategia per utenti su desktop si progetterà tenendo conto di

  • un’interazione tra l’utente e la tastiera/mouse,
  • uno schermo di dimensioni piuttosto grandi (quindi con una risoluzione da circa 1200 px in poi), 
  • la predisposizione a usufruire di contenuti piuttosto lunghi, approfonditi e dettagliati,
  • la possibilità di scrivere risposte e commenti lunghi,
  • un utilizzo di controlli da tastiera per giochi e videogames.

Per una strategia per utenti su mobile si progetterà tenendo conto di:

  • un’interazione tra l’utente e la tecnologia touchscreen,
  • uno schermo di dimensioni medie o piccole (quindi rispettivamente con una risoluzione da circa 480 px a 200 px o da 320 px a 480px), 
  • la predisposizione a usufruire di contenuti più brevi, sintetici e schematizzati,
  • la possibilità di scrivere risposte e commenti stringati e telegrafici perché manca una vera e propria tastiera,
  • un utilizzo di tap target mediante touchscreen per giochi e videogames (quindi tocco e gesto, piuttosto che digitazione o click).