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Come la tecnologia può diminuire gli incidenti per stanchezza sul lavoro

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In questo articolo vi racconteremo come la tecnologia può aiutare le aziende a proteggere il proprio “capitale umano” e se stesse dal rischio di un incidente causato da affaticamento e dalle sue concause.

Enterprise 4.0 è una rubrica settimanale dedicata ai processi di innovazione aziendale a cura di Neosperience. Per consultare gli articoli precedenti clicca qui.

Come le notizie di cronaca non smettono mai di ricordarci anche oggi, morire o infortunarsi sul luogo di lavoro in Italia è la normalità. Ogni anno si contano centinaia di decessi e decine di migliaia di infortuni: dal 2009 ad oggi 17 mila vittime e centinaia di migliaia di feriti.

Oltre ad essere un costo umano insopportabile, danneggia economicamente anche le stesse aziende e il Paese.

Come le statistiche sottolineano spesso, la stanchezza è una delle maggiori cause di incidente durante l’attività lavorativa.

In questo articolo vi racconteremo come la tecnologia può aiutare le aziende a proteggere il proprio “capitale umano” e se stesse dal rischio di un incidente causato da affaticamento e dalle sue concause.

Rilevatori di stanchezza tradizionali

Oggi giorno sono sempre più diffusi su tutti i veicoli privati e commerciali i cosiddetti “rivelatori di  stanchezza”. Questi possono essere di due tipi:

  • Rilevatore di stanchezza a tempo: funziona in base al tempo di viaggio. Il computer di bordo inizia a misurare il tempo nel momento in cui si avvia il motore calcolandolo fintanto che questo non viene spento. Questa informazione viene utilizzata dal sistema di rilevazione di stanchezza il quale, a intervalli regolari (solitamente ogni 90 o 120 minuti), emette un segnale acustico e fa comparire una scritta sul computer di bordo, consigliando una sosta.
  • Rilevatore di stanchezza reale: in questo caso il meccanismo è ben più complesso. Si basa su dei sensori che monitorano costantemente il volto del guidatore, analizzando il battito delle palpebre, le eventuali smorfie del viso e i cambi improvvisi di direzione. Sulla base di questi segnali il sistema analizza lo stato del guidatore, interpretando i segnali ricevuti e valutandone il grado di stanchezza.

Ovviamente il funzionamento e le caratteristiche degli stessi variano da veicolo a veicolo, e le informazioni recuperate non possono essere visionate o analizzate né dall’utente né dall’azienda proprietaria del mezzo.

Questo è ovviamente un problema, e un limite delle soluzioni esistenti proposte dal settore automotive.

Smart Driver Fatigue Detection Platform

Somos, società partner di Neosperience che si occupa di sviluppare soluzioni per la mobilità smart, ha ideato la piattaforma tecnologica ideale per superare i limiti delle strumenti di rilevazione odierni.

Come abbiamo detto, un problema dei rilevatori di stanchezza disponibili oggi e implementati nativamente sui veicoli è che è impossibile per le aziende e gli stessi dipendenti vedere e analizzare i dati recuperati dal sistema.

Questi invece – soprattutto se visualizzati in real-time – sarebbero molto utili per migliorare e potenziare la gestione dei dipendenti, per evitare situazioni di pericolo e per gestire situazioni critiche.

Per superare questo limite, Somos ha sviluppato la Smart Driver Fatigue Detection Platform, una soluzione che si divide tra una componente software e l’hardware, ovvero la sensoristica da installare sul veicolo e da far indossare al guidatore (wearables). 

Quest’ultima analizza il comportamento dell’operatore sul mezzo, identificando i segnali di stanchezza dello stesso tramite la raccolta dei dati biometrici (sudorazione, battito cardiaco, respirazione, postura di guida, etc.).

Quando riconosce nei dati un possibile segnale di pericolo, il sistema manda un alert al guidatore tramite una notifica, e allo stesso tempo avvisa la centrale operativa.

Essendo un sistema facilmente implementabile e unico, la soluzione può essere installata su tutti i veicoli di una flotta commerciale, permettendo così all’azienda di avere una sola panoramica sul comportamento dei driver durante il lavoro, garantendo la sicurezza e comunque anche la privacy degli stessi.

Vorremmo inoltre sottolineare che questa non è la sola applicazione disponibile: il sistema può essere installato in qualunque ambiente e su qualsiasi mezzo, come muletti, gru, scavatrici, postazioni di lavoro fisse, etc.

Le applicazioni sono quindi numerose, e i vantaggi per l’azienda e i propri dipendenti sono notevoli.

Il problema degli incidenti sul lavoro, oltre al costo umano insopportabile, danneggia economicamente anche le stesse aziende e il paese. La tecnologia, in definitiva, ci può aiutare ad abbattere i rischi e a migliorare la società intera.