Il virus

5G, il coronavirus minaccia anche lo sviluppo del nuovo standard

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Il coronavirus minaccia anche lo sviluppo dello standard 5G perché impedisce le riunioni dell’organismo delegato a fissare le specifiche tecniche internazionali per le nuove reti.

Il coronavirus minaccia anche lo sviluppo dello standard 5G. Al di là dei danni enormi che l’epidemia procurerà all’economia cinese e globale, il coronavirus avrà effetti negativi diretti anche sullo sviluppo delle nuove reti 5G. Lo scrive il quotidiano spagnolo Expansion, ricordando che non soltanto i principali produttori di apparecchiature di rete sono basati in Cina, ma anche e soprattutto che il 3GPP, l’organismo responsabile di fissare i nuovi standard tecnologici del 5G, non può riunirsi a causa dei timori del contagio.

3GPP riunioni sospese

E’ proprio questo il problema che affligge al momento le attività del 3GPP, l’organismo delegato a fissare le regole, le specifiche e gli standard tecnologici internazionali della nuova rete. E’ stato il 3GPP a fissare in passato le regole d’ingaggio del 3G e del 4G. Ed è in seno al 3GPP che oggi si stanno organizzando le norme condivise a livello internazionale per il 5G.

 Il 3GPP è una sorta di Onu delle telecomunicazioni, che raccoglie i direttivi chiave delle aree tecnologiche dei principali operatori e produttori di attrezzature di networking, fra cui ZTE, Huawei, Ericsson e Nokia insieme con i produttori di software e componenti per decidere nel dettaglio le funzioni e le caratteristiche tecnologiche della nuova rete.

Aziende cinesi fondamentali per fissare gli standard 5G

E’ chiaro che per la definizione degli standard del 5G le aziende cinesi, coreane e in generale asiatiche giocano un ruolo fondamentale nei diversi comitati preposti alla standardizzazione. Gli standard internazionali dovranno mettere d’accordo tutti, aziende occidentali e asiatiche, ma al momento le riunioni internazionali del 3GPP sono sospese a causa del coronavirus.

Riunioni 3GPP a distanza

E’ per questo che dall’esplosione dell’epidemia tutte le riunioni di coordinamento per gli standard 5g si tengono online e in video conferenza. In questo modo, però, con riunioni a distanza e senza confronti di persona, la produttività è più scarsa e i progressi meno rapidi. Sono molti ormai nel settore che temono ritardi nell’elaborazione degli standard necessari per il 5G, con un automatico slittamento delle date di lancio delle nuove reti.

La release 16 del 5G rischia di slittare

Ad esempio, la release 16 del 5G, prevista per il mese di giugno, quasi sicuramente slitterà più avanti. Si tratta di una tappa importante per lo sviluppo del nuovo standard, perché riguarda le nuove regole di funzionamento della parte core delle nuove reti – il cuore della rete, dove si trovano le funzioni e la base dati che riguardano i clienti – una parte delle quali era stata chiarita nella release numero 15. Senza la release 16 del 5G non sarà possibile sviluppare le principali novità della nuova rete, come la funzione di edge computing e di utilizzo massivo dell’IoT.

Il coronavirus ha già creato non pochi danni alla industry delle Tlc, provocando l’annullamento da parte della GSMA del Mobile World Congress di Barcellona in programma da 24 al 27 febbraio.