L'appello

Davos 2021, von der Leyen chiama Biden ‘Regoliamo insieme lo strapotere delle tech company’

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Appello dal palco di Davos della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen al neo presidente Usa Joe Biden: ‘Gli Usa si uniscano a noi nel regolare le grandi piattaforme che minacciano le nostre democrazie’.

Dal palco del World Economic Forum (WEF) della Davos Agenda 2021, Ursula von der Leyen chiama il presidente Usa Joe Biden: serve uno sforzo comune per combattere “le parti più oscure del mondo digitale”, che secondo la presidente della Commissione Ue hanno provocato, almeno in parte, lo “shock” di Capitol Hill lo scorso 6 gennaio.

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L’appello

Un appello in piena regola, quello di von der Leyen, per stringere fin da subito un patto di ferro con il nuovo inquilino della Casa Bianca contro lo strapotere delle big tech come Facebook e Twitter e combattere insieme la guerra contro le fake news, che stanno piano piano erodendo la credibilità delle democrazie occidentali.

Democrazia a rischio

“Il business model delle piattaforme online ha un impatto non soltanto sulla libera e corretta concorrenza, ma anche sulle nostre democrazie, sulla nostra sicurezza e sulla qualità della nostra informazione”, ha detto von der Leyen. “E’ per questo motivo che dobbiamo limitare il potere delle grandi digital company. Perché vogliamo che i valori che amiamo nel mondo offline siano rispettati anche online. Nella sua forma piu’ elementare, ciò significa che ciò che è illegale offline dovrebbe essere illegale anche online».

Ed è per questo che la presidente dell’esecutivo europeo ha chiamato la Casa Bianca ad unirsi allo sforzo dei 27 stati membri dicendo che “insieme, potremmo creare una normativa comune per l’economia digitale valida per tutto il mondo” in grado di contenere le regole per la data protection, la privacy e la sicurezza delle infrastrutture critiche.

Usa sposino il Digital Services Act

Di fatto, a dicembre la Commissione ha proposto il Digital Services Act e il Digital Markets Act, due riforme del mondo digitale disegnate per proteggere al meglio i consumatori e i diritti online, rendendo le piattaforme più responsabili, migliorando la concorrenza nella sfera digitale, costruendo così nuove norme a partire dal regime in essere sulla data protection, uno dei più severi al mondo.

Algoritmo sia trasparente

Von der Leyen ha poi aggiunto che “volgiamo che le piattaforme siano trasparenti su come funzionano i loro algoritmi. Non possiamo accettare che decisioni che hanno un forte impatto sulle nostre democrazie siano prese soltanto dai programmi di un computer”.

Von der Leyen ha poi detto ancora che l’Ue vuole che l’onere sia posto sui giganti della tecnologia, affermando che “vogliamo che sia chiaramente stabilito che le società di Internet si assumano la responsabilità del modo in cui diffondono, promuovono e rimuovono i contenuti”.

Abuso di potere

Von der Leyen ha anche fatto riferimento alla decisione all’inizio di questo mese di Facebook e Twitter di tagliare il presidente Donald Trump dalle loro piattaforme per aver incitato all’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti, un passo senza precedenti che ha sottolineato l’immenso potere dei giganti della tecnologia nel regolare il discorso.

“Non importa quanto possa essere stato allettante per Twitter disattivare l’account del presidente Trump, un’interferenza così grave con la libertà di espressione non dovrebbe essere basata solo sulle regole aziendali“, ha detto. “Ci deve essere un quadro di leggi per decisioni di così vasta portata”.

“Dobbiamo contenere il potere immenso delle grandi compagnie digitali. Significa che ciò che è illegale offline dev’esserlo anche online. Vogliamo che le piattaforme digitali siano trasparenti sugli algoritmi e sia definita chiaramente la loro responsabilità su come selezionano e diffondono contenuti”, ha detto. Von der Leyen, parlando del digital services act europeo.

“L’Europa è pronta” e “voglio invitare i nostri amici negli Usa a partecipare a questa iniziativa”.

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