Pacchetto Ue

Web e tasse, la Ue passa ai fatti: ok al primo piano antievasione

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I tre i pilastri della nuova proposta: effettiva tassazione, trasparenza e concorrenza fiscale leale.

La Ue dà un forte colpo d’accelerata al dossier su web e tasse, presentando una nuova proposta per combattere l’evasione fiscale. Bruxelles sta spingendo le multinazionali, tante quelle che operano su internet, alle proprie responsabilità fiscali.

Il tutto mentre i Paesi europei cominciano a muoversi su questo fronte.

Ieri la Guardia di Finanza ha notificato un verbale d’accertamento a Google Italia per una presunta evasione di 227 milioni di euro. Qualche giorno prima la compagnia americana ha sottoscritto un accordo col fisco britannico da 172 milioni di euro. Una ‘cartella esattoriale’ considerata fin troppo leggera oltremanica tanto da spingere l’Antitrust Ue ad aprire un fascicolo.

Nel giro di poche settimane si è stretto il cerchio intorno alla web company che bypassano il fisco. A fare da apripista l’Italia che a fine anno ha messo Apple con le spalle al muro, facendole versare 318 milioni di euro di imposte arretrate.

Dopo l’ultima mossa dell’Italia su Google, anche la Francia si è mossa, arrivando a proporre una tassa forfait per tutte le web company.

E sempre nella stessa giornata, ieri, la Commissione Ue ha presentato le proprie proposte.

Obiettivo: allineare la normativa fiscale in tutti i 28 paesi membri al fine di contrastare le pratiche fiscali aggressive delle grandi multinazionali. Il pacchetto contro l’elusione fiscale invita gli Stati Ue ad adottare una posizione più forte e più coordinata contro le società che cercano di evitare di pagare la giusta quota di tasse e ad attuare le norme internazionali contro l’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili.

Le due proposte legislative del pacchetto saranno trasmesse al Parlamento Ue per consultazione e al Consiglio per adozione. Il Consiglio e il Parlamento dovrebbero inoltre approvare la raccomandazione sui trattati fiscali, cui gli Stati membri dovrebbero conformarsi.

I Paesi Ue dovrebbero altresì approvare formalmente la nuova strategia e metterla rapidamente in pratica una volta adottata dal Parlamento europeo.

La proposta:

  • Misure giuridicamente vincolanti per bloccare i metodi più comuni utilizzati dalle società per eludere il fisco;
  • Una raccomandazione agli Stati membri su come evitare gli abusi dei trattati fiscali;
  • Proposta su condivisione delle informazioni fiscali tra Stati membri sulle multinazionali che operano nell’Unione;
  • Azioni volte a promuovere la buona governance in materia fiscale a livello internazionale;
  • Una nuova procedura a livello dell’Unione per la costituzione di un elenco dei paesi terzi che non si adeguano alle norme.

Il Vicepresidente Valdis Dombrovskis, responsabile per l’Euro e il dialogo sociale, ha dichiarato: “Le società devono pagare la loro giusta quota di tasse nel luogo in cui si svolge la loro attività economica effettiva. L’Europa può essere un leader mondiale nella lotta all’elusione fiscale. Il raggiungimento di questo obiettivo richiede un’azione coordinata a livello europeo per evitare che i 28 Stati membri adottino ciascuno un diverso approccio”.

 

Pierre Moscovici, Commissario Ue per gli Affari economici, ha sottolineato: “Miliardi di euro di gettito fiscale vanno persi ogni anno a causa dell’elusione fiscale… Si tratta di una situazione inaccettabile e la nostra iniziativa è intesa a porvi rimedio. Oggi compiamo un importante passo avanti verso la creazione di condizioni di parità per tutte le nostre imprese, per una tassazione equa ed efficace per tutti gli europei.”

 

Tre pilastri

Il pacchetto delle misure antievasione si basa su tre pilastri:

  1. Garantire l’effettiva tassazione nell’UE

 

Il principio fondamentale dell’imposta sulle società è l’assoggettamento nel luogo in cui sono generati i profitti. Il pacchetto contiene proposte specifiche per aiutare gli Stati membri a fare in modo che ciò avvenga. La Commissione propone una direttiva anti-elusione che contiene misure giuridicamente vincolanti per contrastare alcuni dei più diffusi sistemi di elusione fiscale.

  1. Migliorare la trasparenza fiscale

 

La trasparenza è fondamentale per individuare le pratiche di pianificazione fiscale aggressiva. Il pacchetto prevede quindi una revisione della direttiva sulla cooperazione amministrativa. Secondo le norme proposte, le autorità nazionali si scambieranno informazioni in materia fiscale sulle attività delle società multinazionali, ripartite per paese.

  1. Assicurare condizioni di concorrenza uniformi

L’elusione fiscale e la concorrenza fiscale dannosa sono problemi globali. Un’azione preventiva deve pertanto estendersi oltre i confini dell’Unione. In un contesto in cui gli Stati membri lavorano per attuare nuove norme globali di trasparenza fiscale e di concorrenza fiscale leale è importante che si attivino in tal senso anche i partner internazionali dell’Unione. Il pacchetto contiene quindi una comunicazione su una strategia esterna per una tassazione effettiva. Il suo obiettivo è rafforzare la cooperazione con i partner internazionali nella lotta contro l’elusione fiscale.