marketing digitale

Vorticidigitali. I 10 termini poco conosciuti di Google Analytics

di Andrea Boscaro |

Google Analytics, ovvero lo strumento di analisi del traffico più usato su scala globale,  presenta molti lati oscuri.

#vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4biz e www.thevortex.it.

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Il principio d’indeterminazione di Heisenberg pare valere anche nel mondo del marketing digitale: più si va a fondo nell’analizzare un fenomeno, più il nostro stesso analizzarlo e lo strumento di cui ci avvaliamo influenzano il fenomeno stesso distorcendone i risultati e lasciandoci a volte con un numero di interrogativi aperti maggiore delle risposte avute.

Accade anche nell’uso di Google Analytics ed ecco perchè è importante conoscere alcuni elementi potenzialmente fuorvianti forse anche a causa della traduzione italiana dei termini:

– il termine “Utenti” su Google Analytics ha soppiantato il concetto precedente di “Utenti Unici” perchè il comportamento sempre più cross-device del navigatore rende maggiormente difficile deduplicarne i numeri. Per poterlo fare occorre avvalersi della Universal Analytics e tracciare l’utente registrato attraverso il parametro User-ID;

– il “Numero di Sessioni” nel Rapporto Pubblico > Comportamento > Frequenza ci restituisce una informazione che non va fraitesa: tale report riporta il numero di volte che, nel periodo di osservazione, avvengono una prima sessione (ed infatti questo numero è identico al numero di Utenti Nuovi), una seconda sessione, una terza sessione.

– il “Tasso di rimbalzo” nelle diverse schermate non significa che, atterrati su una pagina, gli utenti se ne vanno immediatamente, ma che se ne vanno senza procedere a navigare su ulteriori pagine;

– le “Canalizzazioni multicanale” in Rapporti > Conversioni ci aiutano a comprendere le diverse Sorgenti di traffico – ed il loro sovrapporsi – che hanno osservato il passaggio dell’utente che procede fino a generare una Conversione;

– la Località in Rapporti > Pubblico > Dati geografici presenta ampi margini di indeterminazione osservabile dall’indicatore “not set” a causa delle informazioni trasmesse dai diversi fornitori di connettività;

– il “Tasso di Uscita” è presente solo su Rapporti > Pubblico > Comportamento perchè indica in che misura le Pagine rappresentano le “porte di uscita” per quegli utenti che si trovavano all’interno del sito;

– i “Modelli di attribuzione” in Rapporti > Conversioni sono strumenti molto utili perchè assegnano a ciascuna Sorgente di traffico un punteggio crescente a seconda dell’impatto con il quale favorisce l’obiettivo con cui le si guarda (es. prima interazione, ultima interazione, …);

– i Rapporti sono talvolta – ed in particolare quando si superano le 250.000 visite – non basati su informazioni esaustive, ma esclusivamente campionate ed infatti viene indicato tale aspetto con la precisazione della base su cui viene calcolata tale proiezione;

– lo URL builder [https://support.google.com/analytics/answer/1033867?hl=it] è uno strumento imprescindibile, anche nelle sue forme automatizzate, per taggare i link ed aiutare Google Analytics a riconoscere univocamente gli accessi provenienti dalle diverse Sorgente di traffico ed a seguirne il percorso: senza tale tagging, tali accessi risulteranno più difficilmente ed esaustivamente analizzati;

– nel pannello di Amministrazione, è possibile creare dei rapporti personalizzati grazie alla Universal Analytics ed alle cosiddette “Definizioni Personalizzate” ovvero grazie alla definizione di matrici in cui le righe (es. le tipologie di utenti che vogliamo analizzare) sono date dalle “Dimensioni personalizzate” e le colonne (es. le azioni compiute da tali tipologie di utenti) dalle “Metriche personalizzate”.