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Voci di nozze iliad-Wind Tre, quali potenziali sinergie sul mercato Tlc (non solo Mobile Consumer)?

Le indiscrezioni rilanciate da Reuters di un possibile negoziato per arrivare ad una fusione fra iliad e Wind Tre hanno rilanciato le voci di un possibile ulteriore consolidamento del mercato italiano del mobile. Dopo la fusione fra Fastweb e Vodafone, un possibile avvicinamento fra iliad e Wind Tre non sarebbe poi così peregrino.

iliad non ha mai fatto mistero di essere interessata a operazioni di consolidamento, guardandole come “una opportunità e non una necessità”, concetto più volte ribadito dal management. In parallelo, anche il management di Wind Tre aveva detto di guardare con favore ad operazioni di consolidamento – da ultimo nella scorsa primavera, commentando i rumors relativi ad una possibile operazione fra TIM e iliad.

In attesa di capire se le indiscrezioni di Reuters si concretizzeranno o resteranno soltanto delle voci, è interessante capire quali sarebbero le potenziali sinergie di una combinazione fra iliad e Wind Tre.

Sinergie che, nel caso le cose dovessero un domani andare avanti, non si limiterebbero al segmento mobile rivolto al Consumer, dove peraltro i due player detengono rispettivamente il 24,1% il 15,4% e diventerebbero il primo player.

Ma perché limitare eventuali sinergie a questo segmento?

Quali sinergie nel mercato fisso?

Iliad e Wind Tre potrebbero certamente puntare sul segmento della convergenza fisso-mobile e all’offerta congiunta mobile più fibra.

A giugno 2025, iliad ha una quota di mercato della fibra (solo FTTH) pari a circa il 7,2%, con 422.000 abbonati attivi in questo segmento, mentre quella di Wind è del 16,5% circa, circa 1 milione di linee. WindTre, a differenza di iliad, è attiva anche negli altri segmenti del mercato fisso, e cioè la fibra mista rame e l’FWA. Guardando al mercato fisso complessivamente inteso, una combinazione fra i due player li porterebbe ad arrivare al 16% circa, comunque ben distanti da TIM (leader con oltre il 36,6%) e Fastweb Vodafone con il 28%.

Quali conseguenze per il mercato convergente della PA e delle grandi aziende?

Cosa succederebbe nel mercato PA?

Ci sono poi gli altri mercati, meno pubblicizzati del Mobile, ma altrettanto strategici.

Stiamo parlando del segmento della PA, dove il mercato è di fatto dominato dal duopolio TIM e Fastweb + Vodafone. E qui certamente la massa critica e le sinergie industriali di una iliad unita a Wind Tre potrebbero far cambiare radicalmente le cose anche in sede di gare pubbliche per servizi di connettività e cybersicurezza.

E’ ipotizzabile che le due aziende punterebbero su una massa critica potenziata da un’offerta più completa e capillare per tentare l’attacco a segmenti di mercato ad oggi inesplorati e meno presidiati come enti pubblici, Comuni anche in ottica smart city, dove WindTre Business è già fortemente attiva.

Quali conseguenze nel mondo Enterprise?

Lo stesso discorso sarebbe valido anche per il mercato Enterprise, anch’esso oggi contrassegnato per lo più da una forte presenza di Tim e Fastweb-Vodafone. Quali sono le carte in mano a iliad e Wind Tre in questo segmento? Ad esempio, Wind Tre ha appena lanciato la sua offerta B2B basata sulla nuova rete 5G standalone. Anche in questo caso, un’offerta congiunta con iliad, potenziata da servizi capillari sul territorio e su Verticals già sviluppati rappresenterebbe un plus per la nuova entità.

Come si porrebbe la nuova entità su Cloud e AI?

Nuove sinergie e nuovi servizi aziendali potrebbero scaturire dall’expertise in campo di AI, dove iliad ha già investito 3 miliardi di euro.

Sia Iliad che Wind Tre puntano molto sul Cloud anche in ottica di nuovi servizi per smart city, e in questo senso una potenziale fusione fra i due player sarebbe una guanto di sfida anche per Tim Enterprise, che dovrebbe vedersela con un player agguerrito e desideroso di conquistare nuovi e lucrosi clienti non soltanto nella nicchia delle PMI ma anche nel più ampio segmento delle Big Enterprise. iliad è l’unico operatore telco europeo che può contare, all’interno della sua holding, su una società interamente specializzata nel cloud computing dedicato all’AI, Scaleway, e non deve affidarsi ai big player americani.   

Quali sinergie su 5G e FWA?

C’è da dire poi che iliad e Wind Tre già collaborano tramite la joint venture paritetica Zefiro: si tratta di una esperienza più unica che rara nel panorama europeo di condivisione di infrastrutture di telecomunicazione, non solo passive ma anche attive, per efficientare il servizio in tutte quelle aree del Paese che sono a bassa densità abitativa. Se il merger diventasse di attualità, le due aziende potrebbero ragionare sul potenziamento ulteriore della rete FWA di OpNet (ex Linkem), oggi controllata al 100% da Wind Tre.

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