Il viaggio

Vivendi-Telecom Italia: l’agenda dell’incontro di domani a Roma

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Arrivo domani a Roma per il Ceo di Vivendi Arnaud de Puyfontaine. In Agenda appuntamento con i Ministri Guidi e Padoan e dopo visita al quartiere generale di Telecom Italia per incontrare Recchi e Patuano.

Parte il countdown per la venuta domani a Roma (arrivo previso alle ore 9.30) del Ceo della francese Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, da poco entrata nel capitale di Telecom Italia divenendo primo azionista con una quota del 14,9%.

Non ci sarà invece il presidente Vincent Bolloré, deus ex machina di tutta la strategia di Vivendi, già presente nei salotti italiani dell’alta finanza essendo il secondo azionista di Mediobanca.

Motivo? La spiegazione ufficiale è che non poteva rinunciare ad alcuni impegni già presi in Francia, ma è possibile che dietro ci siano altre ragioni.

Non a caso il finanziere bretone è al momento fortemente impegnato nella riorganizzazione dei vertici della pay tv Canal+. Pare che Bolloré voglia accerchiarsi di uomini più fedeli alla sua linea strategica.

Banda ultralarga al centro dell’appuntamento col governo

 

L’agenda prevede come primo appuntamento quello con il Ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi seguirà poi quello con i top manager dell’incumbent.

Non è escluso che Puyfontaine veda anche il Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luca Lotti. In agenda sarebbe stato fissato anche un incontro con lo staff del premier Matteo Renzi.

Sul tavolo i ben noti problemi dell’Italia, a partire dal Piano nazionale per la banda ultralarga che stenta a decollare dopo che è saltata in Consiglio dei Ministri la discussione sul dl Comunicazioni che prevedeva fattivamente i passaggi per realizzare gli obiettivi del governo.

Adesso si attende in autunno la delibera del Cipe.

Con ogni probabilità Vivendi vorrà interloquire con la Guidi e chiarirsi le idee sulla situazione italiana e sugli attesi impegni degli operatori tlc per la realizzazione del Piano BUL.

Il Ministro, dalla sua, vorrà capire quale sarà la strategia di Vivendi per il mercato delle telecomunicazioni e quali incroci ci saranno con quello audiovisivo, visto il forte ruolo della holding proprio nel settore dell’entertainment e dei contenuti.

Sotto la lente il prossimo accordo tra Telecom Italia e Mediaset per la distribuzione della pay tv Premium sulla fibra ottica dell’operatore tlc ma anche le grandi manovre di Vivendi sul mercato televisivo, da Canal+ a Universal, passando per il recente acquisto di Dailymotion e le voci sul possibile lancio di un servizio in streaming per concorrere con Netflix che in autunno arriverà anche da noi.

 

Puyfontaine nel Cda Telecom?

Subito dopo aver visto i rappresentanti delle istituzioni, Puyfontaine (indicato anche come uno dei possibili rappresentanti del gruppo nel Cda Telecom) dovrebbe incontrare nel quartier generale dell’operatore tlc il presidente di Telecom Italia Giuseppe Recchi e l’amministratore delegato Marco Patuano che, per questa ragione, avrebbero disdettato la partecipazione all’assemblea dell’Abi.

Con Recchi e Patuano sarà la prima presa di contatto formale per uno scambio di vedute. E’ possibile che si parli anche di governance nel senso che il Ceo anticipi i piani di ingresso nel board. Sotto la lente anche la possibile vendita di Tim Brasil.

Una serie di incontri che, nel loro complesso, potrebbero rivelarsi uno snodo cruciale per il destino della compagnia telefonica italiana e per gettare le basi del futuro sistema di relazioni.

Puyfontaine è già stato chiaro sull’approccio che Vivendi intende avere come primo azionista di Telecom. Ha assicurato che verrà compiuto “un passo alla volta” e che il primo step sarà certamente quello di “una discussione approfondita con il management e il board” della compagnia.

Telecom, 800 milioni per accelerare sulla fibra

Procede intanto l’impegno dell’operatore tlc sul dispiegamento della fibra ottica. Telecom Italia ha incrementato il numero di città – da 40 a 100 – che intende coprire in Ftth entro marzo 2018. L’incremento è stato comunicato a Infratel, la società in house del MiSE nell’ambito della consultazione sui piani di investimento sulla banda ultralarga che scadeva proprio ieri.

Le 100 città (fra cui anche centri di distretti industriali) che Telecom Italia ha quindi pianificato di coprire in Ftth corrispondono a 10 milioni di unità immobiliari raggiunte e comprendono città grandi e capoluoghi di provincia uniti a centri come Pozzuoli o Casalecchio di Reno o Pero. L’investimento che sarà ricalibrato su questa voce dovrebbe essere di poco meno del 30% in più rispetto ai 650 milioni di euro messi a budget per l’Ftth nelle 40 città annunciate in precedenza. Si parla quindi di un intervento attorno agli 800 milioni.

La parola passerà poi di nuovo a Infratel, che dopo aver valutato nel dettaglio richieste e piani degli operatori chiederà agli stessi operatori un impegno formale sui piani di investimento e sulle cifre in campo, che saranno da rendere vincolanti.