Al rilancio

Vivendi: non salta il progetto della media company europea. Sul tavolo diverse opzioni

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Vivendi apre al Biscione ma precisa: ‘Non dipendiamo da Mediaset per costruire un operatore latino’.

Spiazza tutti il Ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, che tira fuori l’asso dalla manica, informando gli analisti alla Goldman Sachs conference che il gruppo non si è arenato sul progetto di creare una media company europea ma che sta lavorando a un piano che presto sarà svelato.

Di cosa si tratta?

Coinvolgerà le telco come già si è intuito?

E Mediaset?

De Puyfontaine non si sbottona ma tutti sanno che dopo aver fatto ‘saltare’ l’accordo con il Biscione per l’acquisto di Premium, proponendo una versione modificata dell’intesa, l’annuncio della chiusura del servizio di streaming tedesco e il piano di rientro di Canal+, tutti avevano visto il tentativo del presidente Vincent Bolloré di dare una frenata alla veloce corsa nella quale aveva spinto il gruppo, partendo dall’ingresso in Telecom Italia.

Adesso si procede lentamente.

Si guarda alla prossima asta per i diritti tv della Champions League, attualmente in mano a Mediaset, si pensa, si progetta, si considera probabilmente anche la possibilità di avviare un piano B senza Premium, valutando altre opzioni come ha confermato De Puyfontaine.

Vivendi “non è dipendente da Mediaset per costruire un operatore latino perché il gruppo ha altre opzioni, un piano che metterà in atto”, ha dichiarato il Ceo che non esclude che con il Biscione si possa ritrovare l’accordo.

“C’è un piccolo disaccordo con Mediaset – ha sottolineato – ma mai dire mai”.

Da Vivendi si esclude di voler scalare Telecom Italia.

Il top manager ha, infatti, ribadito che non esiste alcuna intenzione di scalare l’operatore tlc italiano, la quota del 24,8% è soddisfacente.

Potrebbe avere invece un senso, anche se non ci si starebbe lavorando, un’integrazione con Havas.

A maggio scorso Bolloré ha deciso di far entrare il figlio Yannick nel Cda di Vivendi.

Il giovane è a capo di Havas, quinto gruppo di comunicazione e pubblicità nel mondo con oltre 18 mila collaboratori in un centinaio di Paesi. Yannick Bolloré ha trasformato Havas nel gruppo più integrato del suo settore e uno dei più innovativi nella costumer experience.

Secondo alcuni osservatori l’arrivo di Yannick a Vivendi indicava l’avvio di un processo di avvicinamento tra le due aziende, confermato adesso dalle parole di De Puyfontaine.

Intanto si continua a lavorare al progetto della media company europea.

L’attenzione di Vivendi è al momento concentrata sul rifacimento del business model di Canal+. Ed è proprio dalla pay tv che si riparte, rinunciando al vecchio sistema di auto-distribuzione che per anni è stato al centro della strategia per avvicinarsi agli operatori tlc, lanciando pacchetti d’appeal a prezzi notevolmente al ribasso. Altre novità verranno svelate da Vivendi tra qualche settimana.