Le manovre

Vivendi entra in Fnac. Parte la guerra ad Amazon

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Bolloré investe nella catena di negozi francesi, leader anche nella distribuzione online di contenuti e nella gestione di grandi eventi live.

Vivendi prosegue nel proprio ambizioso progetto di trasformazione in un player con ambizioni globali, forte sul mercato europeo dei contenuti.

L’ultima novità riguarda l’ingresso di Vivendi nel capitale della catena di negozi francesi Fnac.

Una mossa contro Amazon?

Nei giorni scorsi è stato annunciato l’accordo con Mediaset che prevede uno scambio azionario del 3,5% tra le due aziende e il passaggio della pay tv Premium sotto l’ombrello di Vivendi.

Mediaset rileverà cash l’11% in mano a Telefonica per cederlo ai francesi con un esborso di 83,6 milioni di euro visto che l’intera Premium è stata stimata in 756 milioni di euro.

 

Oggi è in programma il Cda di Telecom Italia, di cui Vivendi è il principale azionista con una quota del 24,9%, che vedrà il debutto del nuovo amministratore delegato Flavio Cattaneo, manager vicino alle posizioni del presidente di Vivendi, Vincent Bolloré. Un appuntamento dal quale si attendono importanti novità.

Bolloré va dritto per la propria strada e procede con campagna acquisti per le produzioni di contenuti, investimenti per la distribuzione in America Latina e il lancio di servizi streaming per i device mobili in collaborazione con gli operatori tlc.

Vivendi ha già messo in pancia, grazie all’accordo con Mediaset, i diritti tv per la Champions League costati 700 milioni di euro, e ha stretto un’intesa commerciale in Francia con la qatariota BeINSport.

Procede inoltre con la sua scalata a Ubisoft e Gameloft, nonostante le resistenze dei due editori di videogame.

Ma non solo. In cantiere c’è anche la creazione di una società ad hoc con dentro gli studios cinematografici americani.

Bolloré sta portando avanti una strategia a tutto campo per competere con un big del calibro di Sky Europe nella pay tv o con Netflix nei servizi on-demand.

Senza tralasciare che già controlla Universal Music e la piattaforma Dailymotion (la ‘YouTube’ di oltralpe).

L’ultima mossa è quella che riguarda Fnac da molti analisti interpretata come un passo verso una competizione più forte contro Amazon, leader nei servizi di eCommerce.

Vivendi ha acquistato il 15% della catena francese di negozi Fnac per 159 milioni di euro.

Nell’ambito dell’accordo Vivendi avrà diritto a due posti nel cda di Fnac.

Vivendi spiega che con Fnac intende anche sviluppare “contenuti culturali ad esempio attraverso partnership di distribuzione“, la gestione degli eventi live e l’accesso privilegiato per i clienti di entrambi i gruppi a servizi digitali estesi.

Le due aziende intendono poi sostenere “lo sviluppo globale di Fnac in particolare nel Sud Europa così come in Africa, dove Vivendi è presente da più di 20 anni”. Attualmente la catena Fnac che vende libri, musica ed elettronica di consumo è presente in Francia, Spagna, Portogallo, Brasile, Belgio, Svizzera, Marocco e Costa d’Avorio.

In Italia, il gruppo è uscito dal 2012.

Il principale rivale di Fnac è Amazon forte non solo nell’eCommerce ma anche nella distribuzione digitale di contenuti culturali.

E qui ci penserà adesso Vivendi, consapevole che per poter valorizzare al meglio i propri contenuti ha bisogno di partner privilegiati nella distribuzione.

Bolloré è già entrato in Telecom per sviluppare questo progetto in Italia mentre in Francia conta di appoggiarsi a Fnac che dispone di una catena di negozi, di un forte immagine culturale e di una base clienti che dispongono di una card per i servizi o di un abbonamento alla musica in streaming.

L’accordo prevede anche una collaborazione per la parte che riguarda la vendita di biglietti per eventi live internazionali.

Differentemente rispetto a Netflix e Amazon, che sono dominanti nei Paesi anglosassoni, Vivendi punta sull’Europa del Sud, sull’Africa ma anche sull’America Latina.