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Video on-demand al decollo nei Paesi emergenti: 102,7 milioni di clienti nel 2019

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I servizi di video on-demand a pagamento sulla rampa di lancio nei Paesi emergenti. Secondo le stime nel 2019 saranno usati da 102,7 milioni di utenti.

Cresce il video-demand nei mercati emergenti. I servizi a pagamento come Netflix, i cosiddetti SVOD, aumenteranno del 6,4% portando gli utenti a 102,7 milioni nel 2019 secondo un Rapporto di Pyramid Research.

Lo scorso anno lo SVOD era disponibile per l’1,3% delle famiglie con un numero di clienti pari a 19,4 milioni.

Il trend evidenzia la forte crescita degli Over-The-Top non solo nei Paesi sviluppati ma anche in quelli emergenti, come alternativa o completamento delle offerte locali free-to-air o di pay tv.

Il tutto mentre Wuaki.tv. controllata dalla giapponese Rakuten, ha annunciato l’espansione in dieci nuovi Paesi – compresa l’Italia – e Netflix ha fatto sapere che entro il 2016 porterà il suo servizio in altre regioni, tra le quali Australia, Nuova Zelanda e forse anche Cina.

Pyramid Research osserva che “negli ultimi anni, il business model degli OTT si è basato sulla pubblicità, un modello che però adesso è difficile da sostenere, visti gli alti costi dei contenuti”.

In molti mercati emergenti, precisa lo Studio, stiamo assistendo alla nascita di modelli ibridi che prevedono contenuti gratuiti per espandere la base utenti ma allo stesso tempo anche quelli premium da offrire in abbonamento o in pay-per-view.

Pyramid Research stima che nei prossimi cinque anni in Africa e Medio Oriente i servizi a pagamento permetteranno agli OTT di far crescere i loro fatturati fino a rappresentare il 7% delle entrate delle entrate della pay Tv regionale.

Al momento a trainare la crescita degli OTT nei Paesi emergenti sono Asia Pacifico e America Latina.

La Cina resta marginale per via della rigida disciplina che riguarda la distribuzione dei contenuti e che al momento resta un grosso ostacolo allo sbarco degli OTT.

 

Lo SVOD decolla in Africa

L’accesso ai servizi SVOD fino a poco tempo non era possibile in gran parte dell’Africa per via della banda insufficiente ad assicurare agli utenti una buona qualità di visione dei contenuti.

C’è anche da considerare che la pirateria è ancora molto forte in queste regioni.

Tuttavia sembra che il mercato del VOD sia destinato a crescere rapidamente nei prossimi anni grazie anche all’ampia diffusione dei dispositivi mobili dai quali si connettono la maggior parte degli utenti. Finora il settore è stato dominato in gran parte da startup anche se le cose pare stiano per cambiare.  Dai primi di gennaio, infatti, il maggiore operatore tlc del Paese, MTN Africa, ha lanciato un servizio di video on-demand, FrontRow, segnando un’inversione di tendenza.

Pirateria in agguato in Europa centrale e orientale

In Europa centrale e orientale, precisa Pyramid Research, l’impatto dello SVOD è stato finora molto limitato mentre si è più diffuso il pay-per-view.

Ma anche in queste regioni, secondo il Rapporto, lo SVOD comincerà a decollare entro il 2019 il linea con il bisogno dei provider di monetizzare la pervasività dei video online.

Secondo Pyramid Research, entro il 2019 le entrate versate dagli OTT cresceranno fino a rappresentare 5% di quelle della pay tv nella regione.

La pirateria resta tuttavia un problema importante per queste regioni.

Nella Repubblica Ceca, per esempio, la piattaforma ultotzu.cz è stata usata come l’alternativa a grossi player del calibro di Netflix, visto che permette di scaricare contenuti illegali a maggior velocità e con un costo minore.