Commissione Ue

Vestager aspetta al varco i giganti del web

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Tempi duri in arrivo per i GAFA (Google, Apple, Facebook, Amazon) che in Europa dovranno vedersela con la temutissima Vicepresidente esecutiva e Commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager in tandem con Sylvie Goulard.

Tempi duri in arrivo per i GAFA (Google, Apple, Facebook, Amazon) che in Europa dovranno vedersela con la temutissima lady tasse (copyright di Donald Trump) che li attende al varco. Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione Ue e confermatissima commissaria alla Concorrenza, sta spettando al varco i giganti del web e avrà mano libera su tutti i dossier digitali allo scopo di semplificare la vita per le startup del Vecchio Continente ed accrescere i nostri anticorpi per la protezione dei nostri dati dalle grinfie delle grandi corporations made in Usa.

Un mandato ampio, che sempre più accentra a Bruxelles nelle mani di Vestager la lotta europea allo strapotere dei big americani del web.

Vestager in tandem con Goulard

In tandem con la francese Sylvie Goulard, commissaria alla Difesa, Industria e Spazio e titolare del Mercato Digitale Interno responsabile della DG Connect, Vestager avrà il compito di accelerare la digitalizzazione della Ue e di “fertilizzare le industrie civile, spaziale e della Difesa”, precisa la lettera d’incarico di Vestager.

Dal canto suo, Goulard avrà competenze dirette sulle regole per le reti 5G, sul rafforzamento della lotta al cybercrime e per la creazione di un quadro comune sull’Intelligenza Artificiale.

Salvare la web tax

La commissaria danese, scrive Les Echos, dovrà inoltre collaborare fra gli altri con Didier Reynders, il commissario belga alla Giustizia, e Ylva Johansson, la commissaria svedese per la Sicurezza Interna, per contrastare tutti i rischi e le minacce che allignano in Rete.

La capacità di Vestager di far girare la squadra Ue, fatta di politici con un forte ego, sarà una delle chiavi del suo mandato centrale nella nuova Commissione Von der Leyen.

Trovare la quadra entro il 2020 a livello internazionale sul delicato e strategico dossier della web tax in seno all’OCSE sarà certo un banco di prova importante per evitare che i diversi stati si muovano a macchia di leopardo.

Digital Service Act

Infine, sarà nel quadro del preannunciato “Digital Service Act”, un provvedimento omnibus all’interno del quale saranno fissate più stringenti regole sul trattamento dei dati da parte dei big del tech, che si manifesterà concretamente il nuovo corso europeo in materia digitale preannunciate la settimana scorsa dalla stessa commissaria in un discorso tenuto a Copenhagen. Un assaggio della linea che sarà tenuta da Vestager in un’intervista a Les Echos, in cui la commissaria si era detta da un lato contraria all’ipotesi spezzatino per i big della Rete, una corrente di pensiero alquanto che sta prendendo piede in parte dell’opinione pubblica, dall’altra si era detta invece favorevole ad obbligare i grandi player del web (GAFA) a condividere i dati con il mercato per assicurare il giusto grado di concorrenza nell’ecosistema.

In arrivo inoltre norme più stringenti in materia di fusioni e concentrazioni per evitare che le startup che sviluppano idee vincenti non riescano a stare in piedi sulle loro gambe e vengano automaticamente acquisite da pochi potentissimi player. Il tutto, secondo Vestager, con un occhio di riguardo per i diritti dei consumatori.