robot al lavoro

Trump promette posti di lavoro nel manifatturiero (robot permettendo)

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Il nuovo presidente eletto degli Stati Uniti ha vinto anche perché in campagna elettorale ha promesso di diminuire la disoccupazione creando posti di lavoro nel settore manifatturiero, in cui, però, oggi molte attività sono svolte dai robot.

Donald Trump è stato votato, principalmente, dalla classe operaia americana, in particolare da chi ha ancora un lavoro e da chi l’ha perso a causa della crisi economica. Proprio ai disoccupati, durante la campagna elettorale, il neo eletto presidente degli Stati Uniti ha promesso di creare nuovi posti di lavoro, soprattutto nel manifatturiero. Però Trump dovrà fare i conti con i robot, che in questo settore sono, oggigiorno, ampiamente impiegati, togliendo così il lavoro a centinaia di persone.

Come andrà a finire?

Il robot che inforna la pizza.

Negli Stati Uniti, ad esempio alla Zume Pizza, i robot sostituiscono, in buona parte, i pizzaioli, che si limitano a preparare l’impasto. Al resto ci pensano i robot che spruzzano la passata di pomodoro, poi mani umane pensano alla farcitura, e successivamente mani di metallo infornano la pizza. Di sicuro non si scotterà mai!

Le scarpe realizzate dai robot

Anche Nike e Adidas hanno introdotto robot e stampanti 3D per realizzare le scarpe. Ma non sono i soli grandi brand mondiali ad averlo fatto. Anche UPS e Amazon utilizzano i robot per la logistica e in magazzino. L’azienda fondata da Jeff Bezos, tra l’altro, ha iniziato a consegnare già alcuni prodotti con i droni.

Sarà interessante verificare come il nuovo presidente Usa intenderà conciliare la promessa di nuovi posti di lavoro con la crescente meccanizzazione dello stesso.