La gara

Trasporti green, parte il 27 ottobre la gara nazionale per 1000 autobus elettrici

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In Europa il settore dei trasporti rappresenta una quota di emissioni inquinanti pari al 25% del totale, soprattutto in ambito urbano. La decarbonizzazione del trasporto pubblico fondamentale per migliorare la qualità della vita in città. In Europa cresciute del 48% le immatricolazioni di autobus elettrici nel 2021.

La nuova gara per gli autobus elettrici urbani ed extraurbani

Grazie alle risorse previste dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Missione 2 – “Rivoluzione verde e transizione ecologica”. – Investimento 4.4 “Rinnovo flotte bus, treni verdi”), per complessivi 3,64 miliardi di euro, di cui quasi 2 miliardi di euro proprio per gli autobus a zero/basse emissioni, Consip ha avviato l’iter della una nuova gara per la fornitura di 1.000 autobus ad alimentazione elettrica.

Si tratta di autobus urbani ed extraurbani, con tecnologia di ricarica plug-in e pantografo, di varie dimensioni (corti, medi, lunghi e autosnodati) a seconda delle possibilità offerte dalla rete stradale urbana.

La gara sarà pubblicata il 27 ottobre 2022.

L’offerta rientra nel catalogo di contratti “pronti all’uso”, per l’acquisto di diverse tipologie di autobus, con differenti alimentazioni, per complessivi 2.900 mezzi (di cui oltre il 60% ad alimentazione alternativa – elettrico, metano, ibrido).

Trasporti che non inquinano, per una migliore qualità della vita

I trasporti pubblici rappresentano la possibilità di migliorare sensibilmente la nostra qualità di vita in città. Migliori i servizi, migliore la nostra esperienza dell’ambiente urbano. Ma c’è un problema, i mezzi di trasporto inquinano ancora tanto e la loro sostituzione con vetture a zero o basse emissioni è davvero troppo lenta.

Purtroppo, i trasporti consumano un terzo di tutta l’energia finale nell’UE. La maggior parte di questa energia proviene dal petrolio. Ciò significa che i trasporti sono responsabili di gran parte delle emissioni di gas a effetto serra nell’UE e contribuiscono in larga misura ai cambiamenti climatici.

Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (Eea), è da questo settore che provengono il 25% delle emissioni di gas serra, tra diossido di carbonio (CO2), il particolato (PM) e il biossido di azoto (NO2). Il 70% delle quali dovuta proprio ai trasporti su strada.

Senza contare che le infrastrutture di trasporto occupano grandi superfici di suolo e contribuiscono all’espansione urbana incontrollata, alla frammentazione degli habitat e all’impermeabilizzazione del suolo.

Cresce finalmente il mercato degli autobus elettrici

Ecco perché si deve puntare sempre di più sugli autobus elettrici, perché a zero emissioni inquinanti, e in Europa nel 2021 l’immatricolazione di nuovi mezzi elettrici per il trasporto pubblico è aumentata del +48%.

Negli ultimi 10 anni sono quasi 9.000 gli autobus elettrici in servizio nelle principali città europee, secondo uno studio Chatrou CME Solutions. In particolare gli eBus vanno forte in Germania, dove se ne contano 555 unità, in Gran Bretagna, con 540, e in Francia, con 512. In Italia ce ne sono 397.

Poi ci sono anche gli autobus ibridi, che ovviamente sono tantissimi e nel 2021 sono cresciuti del 12% su base annua a 3.285 unità, e le altre categorie di mezzi ad alimentazione alternativa, come il metano (3.088 unità) e l’idrogeno (158 nuove immatricolazioni).