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Tim, quanto aspetterà KKR? Bollorè in uscita da Vivendi: cambia qualcosa?

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Sono passati ormai 45 giorni dall'offerta non vincolante del fondo Usa, quanto sarà disposto ad attendere? Intanto Vincent Bollorè è in uscita e c'è l'elezione del Presidente della Repubblica.

Sono passati ormai 45 giorni dalla manifestazione di interesse, non vincolante di KKR nei confronti di Tim. Non è un’Opa, siamo ancora ai preliminari, ma ad oggi non c’è stata ancora alcuna risposta da parte del Cda della compagnia italiana.

Quanto tempo sarà disposto ad aspettare il fondo Usa, che secondo la Stampa avrebbe chiesto una mano al Governo di Joe Biden per accelerare un po’ le cose e ottenere finalmente una risposta?

I tempi si allungano e c’è l’elezione del presidente della Repubblica

E’ questo uno dei temi caldi intorno all’affaire Tim-KKR, che tiene banco in questo inizio d’anno in attesa del prossimo (dirimente?) Cda fissato il 26 gennaio. I tempi si allungano ma a quanto pare Washington preferisce non intervenire in attesa del Cda. Tra l’altro, fa notare la Stampa, la seconda metà di gennaio coincide con la nomina del presidente della Repubblica italiana, un processo che viene osservato con rigore dall’amministrazione americana. Ed è presumibile che anche la politica di casa nostra aspetterà l’elezione del capo dello Stato e su Tim fino ad allora non deciderà niente. Quindi, tempi lunghi.

Rischio che KKR ritiri l’offerta?

Certo, se si andrà avanti di questo passo, il rischio è che KKR ritiri l’offerta. E allora cosa potrebbe accadere, soprattutto alla quotazione del titolo?

Infine, c’è chi domanda che fine abbia fatto il comitato incaricato di valutare l’offerta di KKR. Esiste ancora oppure è già sparito con un nulla di fatto?

Bollorè in uscita da Vivendi. Cambia qualcosa?

Nel frattempo, Vincent Bollorè, fondatore di Vivendi (primo azionista di Tim con il 23,9%) starebbe preparando la sua uscita di scena in programma da tempo entro febbraio.

“L’attesa (per il passaggio del testimone dell’azienda) è stata agevolata da una serie di difficoltà che mi riguardano: a livello giudiziario, medico e nella gestione del business, fattori che potrebbero indicare che la fine della mia carriera è vicina e che è necessario passare il testimone”, ha scritto lo stesso Bollorè.

La recente decisione di vendere gli asset logistici africani dimostra l’intenzione di ritirarsi velocemente dalle attività storiche del gruppo. Che ne sarà della partecipazione in Tim dopo l’uscita di scena di Bollorè?

La compagnia italiana resterà un investimento di lungo periodo per Vivendi?  

Un altro elemento di incertezza è Silvio Berlusconi. Se davvero si candiderà alla presidenza della Repubblica, come si comporterebbe se venisse eletto, visti i trascorsi burrascosi con Bollorè?