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Tim, conti 2021 visti in calo attesa maxi svalutazione

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Non si fermano le voci dopo il crollo in borsa di ieri in vista del Cda di oggi per l’approvazione dei conti 2021 e del nuovo piano industriale 2022-2024 dell’ad Pietro Labriola.

Titolo Tim ancora in area negativa, per chiudere poi invariato, nel giorno del Cda sul nuovo piano industriale e su conti 2021, visti in netto calo dagli analisti. Dopo il crollo del titolo registrato ieri, che ha riportato il valore azionario all’epoca pre-offerta di KKR a 0,34 euro, si sono registrati segnali altalenanti in borsa dove domina l’incertezza. A pesare sul titolo le voci di un possibile stop da parte del Cda all’offerta del fondo americano KKR, che verrebbe invece coinvolto nel progetto di rete unica tramite Fibercop, dove controlla il 37,5% delle quote. Indiscrezioni smentite da un portavoce di Tim. Ma le voci sono rimbalzate e la borsa di fatto ha espresso il suo giudizio.  

Oggi Cda su conti e nuovo piano industriale 2022-2024

Oggi in giornata il Cda si concentrerà sui conti del 2021, che secondo le previsioni degli analisti sono in calo tanto da imporre una svalutazione di 4 miliardi con conseguente cancellazione del dividendo sulle azioni ordinarie.

Si prevede inoltre un accantonamento di 540 milioni di euro per far fronte ai mancati introiti dell’accordo sullo streaming della Serie A con DAZN in fase peraltro di revisione.

Il nuovo piano dell’ad Pietro Labriola prevederebbe inoltre un taglio del personale per 8mila dipendenti al 2024, un mix di uscite volontarie e pensionamenti anticipati da gestire in un clima di tensione con i sindacati, contrari allo spezzatino del gruppo.

Sul fronte del contenimento del debito, non si esclude la cessione della quota di INWIT ad Ardian.

Consensus degli analisti

Sul sito della società è stato pubblicato il consensus degli analisti: ricavi annuali a 15,371 miliardi di euro (-1,6% rispetto al 2020), EBITDA Organic After Lease a 5,44 miliardi di euro (-11%), ENDING NET DEBT (After Lease) a 17,629 miliardi (da 18,594 miliardi di fine 2020).

Secondo Repubblica, l’amministratore delegato Pietro Labriola avrebbe illustrato informalmente il piano alle agenzie di rating con una previsione di peggioramento del debito nel breve termine.

Secondo il consensus elaborato da 12 banche d’affari, Tim dovrebbe aver chiuso gli ultimi tre mesi dello scorso anno con ricavi per 4,03 miliardi di euro, in flessione del 3,3% rispetto ai 4,17 miliardi di euro (comparabale base) del quarto trimestre del 2020. L’Ebitda organico è stimato a 1,42 miliardi di euro, in diminuzione del 19,6% rispetto agli 1,77 miliardi di euro del quarto trimestre 2020. Il Capex organico è indicato a 1,33 miliardi di euro, in calo del 4,9% rispetto agli 1,4 miliardi del pari periodo dell’esercizio precedente. A fine dicembre 2021 l’indebitamento finanziario netto adjusted è previsto a 21,8 miliardi di euro, in calo rispetto ai 23,33 miliardi di euro al 31 dicembre 2020.

Domani Cda di CDP per nuovo MoU su rete unica?

Un altro elemento di novità atteso per domani, secondo Repubblica, è un Cda sulla rete unica di CDP (socia al 60% di Open Fiber e al 9,8% di Tim).

Un nuovo MoU (Memorandum of Understanding) sarebbe quindi in arrivo, ma il perimetro della nuova rete dovrebbe essere allargato anche ai cavi sottomarini di Sparkle e a quanto pare la rete primaria di Tim.