Nomine

Tim, confronto sul presidente in vista del cda del 21 ottobre

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Il comitato nomine sarà convocato a ridosso del consiglio di amministrazione quando ci sarà un accordo fra Vivendi, Elliott e Cdp sul nuovo presidente.

Prosegue dietro le quinte il confronto per individuare il nuovo presidente di Tim, in vista del prossimo cda fissato per il 21 ottobre. Per quella data il comitato nomine dovrebbe presentare un nome gradito ai principali azionisti (Vivendi, Elliott e Cdp) per sostituire alla presidenza Michele Valensise, che sostituisce ad interim l’ex presidente Fulvio Conti dimessosi io 26 settembre scorso.

I nomi in ballo

Per il momento non c’è ancora l’accordo fra le diverse parti in gioco e prosegue quindi la ridda di nomi papabili che al momento comprendono fra gli altri l’ex direttore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi; l’ex presidente dell’Agcom Antonio Catricalà; il presidente dell’Aifi Innocenzo Cipolletta.

Una convocazione formale del comitato nomine è prevista a ridosso del Cda del 21 ottobre.

L’identikit

Il nuovo presidente di Tim dovrà essere gradito all’amministratore delegato Luigi Gubitosi ed essere in grado di mettere d’accordo i tre azionisti Vivendi, Elliott e Cdp. In particolare, la Cassa potrebbe in futuro trovarsi ad assumere un ruolo maggior peso all’intero di Tim in caso di fusione con Open Fiber, un progetto di cui si parla da tempo che è fortemente sostenuto dal M5Se da alcune componenti del Pd.

Si torna a parlare di rete unica

Perché la fusione con Open Fiber abbia luogo, ricorda il Sole 24 Ore, è che si proceda alla conversione delle azioni risparmio in ordinarie, un’altra operazione di cui si parla da tempo che permetterebbe a Vivendi e Cdp di raggiungere un accordo in trasparenza senza l’obbligo di Opa.

Intanto, non più tardi di ieri Asati, l’associazione dei piccoli azionisti di Tim, è tornata a chiedere al governo e all’azienda di promuovere il progetto di rete unica Tim-Open Fiber.