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Tim, cambio al vertice del commerciale per rilanciare i ricavi

Tim cambia il vertice della direzione commerciale. L’azienda comunica che Federico Rigoni è stato nominato Chief Revenue Officer, a diretto riporto dell’amministratore delegato Luigi Gubitosi, in sostituzione di Lorenzo Forina (che risulta titolare di 50.000 azioni ordinarie di Tim) che dopo un anno lascerà l’incarico.

Federico Rigoni nuovo Chief Revenue Officer

“Federico Rigoni è entrato nel Gruppo ad aprile del 2019 con il ruolo di Chief Procurement Officer, dopo aver acquisito negli ultimi 15 anni un’approfondita conoscenza dell’Industry e del mercato dell’ICT grazie alla quale è arrivato a ricoprire importanti responsabilità manageriali, prima in Nokia e poi in Ericsson, fino ad assumere per entrambe le aziende la carica di amministratore delegato delle attività italiane”, si legge nella nota aziendale.

Riorganizzazione del commerciale

La nomina di Rigoni si inserisce nell’ambito di un processo di riorganizzazione della struttura commerciale di Gruppo, finalizzata a rafforzare la strategia commerciale, anche alla luce delle nuove opportunità legate all’introduzione della tecnologia 5G, alla distribuzione dei contenuti e dei prodotti e servizi collegati agli sviluppi dell’offerta Cloud in seguito all’accordo con Google, Edge computing e Internet of Things.   

La carica di Chief Procurement Officer, assegnata fino ad oggi a Federico Rigoni, viene temporaneamente ricoperta ad interim dall’Amministratore Delegato.

Svolta ai ricavi

Con questa mossa Gubitosi tenta di dare una svolta ai ricavi aziendali, dopo la duplice multa da 140 milioni di euro subita nel weekend che secondo alcune ricostruzioni avrebbe contribuito all’avvicendamento al vertice della direzione commerciale del gruppo.

Due anni fa l’ex ad Amos Genish aveva ristrutturato la direzione commerciale affidando all’ex direttore di Rcs Pietro Scott Jovane.

Un anno fa Gubitosi aveva istituito la figura del chief revenue officer.

Piano industriale

L’11 marzo è in programma l’annuncio del piano industriale 2020-2023: sul tavolo la fusione di Inwit con Vodafone Towers, la collaborazione sul Cloud con Google e il dossier rete unica, che sembra in stallo. E cresce l’attesa del mercato, con il titolo Tim che veleggia sempre intorno ai 50 centesimi, anche se ieri ha messo a segno un incremento del 2%.

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