La tragedia

Terremoto in Nepal: i tool di Google e Facebook per contribuire alle ricerche

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Google e Facebook hanno lanciato due strumenti di ricerca ad hoc per contribuire alle ricerche di vittime e dispersi.

Dopo il tragico terremoto che ha sconvolto l’area di Kathmandu in Nepal il 25 aprile, Google e Facebook hanno lanciato strumenti di ricerca ad hoc per aiutare amici e parenti a rintracciare vittime e dispersi. Il sisma di magnitudo 7,8 ha provocato migliaia di vittime, che secondo le ultime stime sono almeno 3.700 ma che secondo  la Caritas potrebbero essere più di 6 mila.

Google ha rilanciato il suo People Finder tool, con cui è possibile lanciare una ricerca per trovare qualcuno e condividere informazioni su persone colpite dal sisma.

Il tool è accessibile via sms digitando il nome della persona cercata fra virgolette e inviando la ricerca al numero +91-9773300000 in Nepal o India, oppure al +1 650-800-3978 negli Usa.
Il tool era stato utilizzato per la prima volta nel gennaio del 2010 dopo il terremoto che sconvolse Haiti. E’ basato su un database di persone disperse alimentato in crowdsorucing dalle informazioni immesse da singoli utenti e da organizzazioni impegnate nelle ricerche.

Facebook dal canto suo ha lanciato il suo Safety Check tool che consente alle persone che si trovano nell’area colpita dal sisma di comunicare con amici e parenti e dare notizie e aggiornamenti sulle zone colpite dal sisma, talmente violento da essere avvertito e causare vittime anche in India e Bangladesh.