La bozza di delibera

Terminazione mobile: ecco le nuove tariffe Agcom. Stop asimmetrie pro-H3G, operatori virtuali in partita

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La bozza di delibera Agcom sulle nuove tariffe di terminazione mobile 2014-2017 prevede la fine dell’asimmetria a beneficio di H3G e l’applicazione del listino ai maggiori Mvno.

Tariffe di terminazione mobile, Agcom sta lavorando al nuovo listino 2014-2017. Due le novità, contenute nella bozza di delibera – relatore il commissario Antonio Nicita – che andrà presto in consultazione. In primo luogo, se la bozza verrà approvata, l’asimmetria di prezzo in vigore a beneficio di H3G cessa dal primo gennaio 2014 e l’operatore controllato da Hutchison Whampoa avrà gli stessi prezzi già applicati a Telecom Italia, Vodafone e Wind. In secondo luogo, entrano a far parte del novero dei soggetti regolamentati anche i maggiori operatori virtuali.

Rispetto al precedente ciclo regolamentare 2012-2013, così definito:

Tariffe di terminazione mobile 2012-2013 – centesimi di euro minuto

€cent/min. Dal 1 luglio 2012 Dal 1 gennaio 2013 Dal 1 luglio 2013
H3g 3,5 2,06 1,34
Telecom italia 2,5 1,5 0,98
Vodafone 2,5 1,5 0,98
Wind 2,5 1,5 0,98

la bozza del nuovo listino, già approvata dal Consiglio il 14 gennaio, prevedrebbe una diminuzione di 2 centesimi – da 0,98 a 0,96 centesimi al minuto fra il 2014 e il 2015 – con un taglio progressivo a 0,94 centesimi nel 2016 e a 0,92 centesimi nel 2017:

Tariffe di terminazione vocale su rete mobile 2014-2017 –  centesimi di Euro al minuto

Dal 01/01/2014 Dal 01/01/2015 Dal 01/01/2016 Dal 01/01/2017
0,98 0,96 0,94 0,92

Quanto alla seconda novità, sempre a partire dal primo gennaio 2014, verrebbero riconosciuti come operatori “aventi significativo potere di mercato” anche gli operatori virtuali infrastrutturati, in gergo Mvno (Mobile virtual network operator) Poste Mobile, BT Italia, Lycamobile e Noverca, ai quali viene imposto l’obbligo di controllo dei prezzi. La bozza di delibera  prevede che i prezzi applicati agli operatori virtuali “siano simmetrici” rispetto a quelli degli operatori mobili tradizionali. Una mossa pro-concorrenziale, che va nella direzione di aprire il mercato del mobile ai nuovi entranti, nel quadro dell’approccio europeo esplicitamente favorevole alla simmetria nei prezzi anche per i MVNO.

 

Impatto del provvedimento per gli operatori virtuali

 

La bozza di delibera darebbe conto di un ulteriore profilo che interessa gli Mvno, che in fase istruttoria hanno segnalato all’Agcom la difficoltà di sviluppare offerte competitive a causa di condizioni contrattuali penalizzanti sul contiguo mercato dell’accesso alle reti mobili. Infatti, non disponendo di reti proprietarie, gli operatori virtuali devono necessariamente appoggiarsi ai network di Telecom Italia, Vodafone e Wind e lamentano trattamenti vessatori e anticoncorrenziali.

Pur rilevando di non poter intervenire in questa sede nel mercato contiguo dell’accesso alle reti, l’Agcom avrebbe comunque deciso di accendere un faro e di monitorare da vicino le condizioni concorrenziali del mercato dell’accesso alle reti mobili all’ingrosso. L’obiettivo dell’autorità sarebbe quello di procedere ad una dettagliata richiesta di informazioni al mercato, per verificare le condizioni tecniche ed economiche dei contratti tra gli operatori di rete (Mno) Telecom Italia, Vodafone, Wind, H3G e gli operatori virtuali (Mvno).

Se saranno riscontrate le lamentate condizioni restrittive della concorrenza ai danni degli operatori virtuali, l’Agcom si riserva di intervenire, per quanto le compete, per garantire le migliori condizioni contrattuali per lo sviluppo concorrenziale nel mercato mobile.

E’ del 2009 la raccomandazione Ue che chiede agli Stati membri di tagliare le tariffe di terminazione, e l’Italia resta uno dei paesi con i prezzi più alti dell’area Ocse.