“Accogliamo con favore l’annuncio del nuovo filtro anti-spoofing presentato da Agcom al ministro Urso durante il tavolo al Mimit svolto ieri. È un segnale importante dell’attenzione che le istituzioni stanno finalmente dedicando al contrasto del telemarketing selvaggio, un fenomeno che da troppo tempo danneggia i cittadini e ne mina la fiducia.”
Lo dichiara la deputata di Azione Giulia Pastorella, firmataria di una proposta di legge specifica contro il cosiddetto CLI spoofing.
Diverse soluzioni anti-spoofing allo studio dell’Agcom
“Durante le recenti audizioni, ci era stato indicato che Agcom stesse esplorando diverse soluzioni tecnologiche per contrastare lo spoofing, non solo un singolo software,” aggiunge Pastorella. “Per questo auspico che la scelta finale resti aperta a più approcci tecnici, per garantire flessibilità e resilienza nel tempo.”
Diversi paesi hanno adottato soluzioni diverse fra loro. C’è una pletora di soluzioni che vanno da quella francese a quella finlandese passando per quella americana. Perché limitarsi a sceglierne una soltanto?
“È fondamentale – prosegue Pastorella – che questo percorso proceda in pieno raccordo con il Parlamento, dove è in discussione la proposta di legge Longi. Siamo in procinto di depositare un emendamento che punta a integrare nella legge un riferimento al lavoro tecnico dell’Agcom, affinché le norme legislative e l’implementazione tecnica viaggino coerentemente e con efficacia. Mi auguro che possa essere accolto.”
Ieri l’Agcom ha illustrato al ministro del Mimit Adolfo Urso un solo filtro anti-spoofing al tavolo tecnico sul telemarketing che si è tenuto al ministero. L’autorità sta svolgendo una consultazione per individuare le soluzione tecnologica più adeguate per contrastare il fenomeno dello spoofing.
Questa soluzione tecnologica dovrà essere integrata nella proposta di legge sul riordino del settore in discussione in Parlamento, e gli strumenti individuati per contrastare il fenomeno dello spoofing nel ciclo di audizioni sono molteplici. Anche in vista di futuri sviluppi e cambiamenti ed evoluzioni delle forme di spoofing, la richiesta è di non limitarsi ad un’unico software anti-spoofing, ma di lasciare agli operatori la possibilità di scegliere il più adeguato fra diversi strumenti anti-spoofing disponibili.