ritorno alla crescita

Telco europee: gli analisti intravedono la luce alla fine del tunnel

di |

Dopo 5 anni di crisi, gli operatori telefonici cominciano finalmente a raccogliere i frutti degli investimenti nel 4G.

 

Dopo 5 anni a leccarsi le ferite, gli operatori telefonici europei cominciano a intravedere qualche segnale positivo, grazie soprattutto agli investimenti nel 4G che cominciano a ripagare.

Secondo le previsioni degli analisti di Nomura, i ricavi degli operatori storici europei dovrebbero scendere soltanto dello 0,5% nel 2015, prima di crescere dello 0,3% nel 2016 e dello 0,8% l’anno successivo. Solo per il comparto mobile, quello che ha sofferto maggiormente del calo dei prezzi dal 2009, ci vorrà un po’ più di tempo prima del ritorno all’equilibrio.

Un po’ meno ottimisti gli analisti di Credit Suisse, che puntano su un calo del fatturato del 3,5% nel 2015 e dello 0,7% nel 2016. Una tendenza comunque decisamente inversa rispetto agli anni passati: nel 2013, infatti, i ricavi sono scesi di oltre l’8%, quindi ogni timido segnale positivo è grasso che cola per un settore che ha investito senza sosta ma è rimasto in deficit di ricavi per cinque anni.

Anche ETNO, l’associazione degli operatori europei, nel suo rapporto annuale redatto da iDate, ha previsto un ritorno alla  crescita nel 2016, grazie alla fibra e al 4G, dopo un 2014 chiuso con un calo dei ricavi del 2,7% a 248 miliardi di euro, ma inferiore rispetto a quello dell’ anno precedente quando la contrazione è stata del 4%.

La discesa, insomma, comincia a rallentare e la crescita tornerà a fare capolino entro i prossimi 18 mesi, secondo iDate, in concomitanza con l’allentarsi della pressione regolamentare e competitiva e con una timida ripresa dei consumi da parte degli europei.

Secondo Nomura, Vodafone registrerà un aumento dell’Arpu (il ricavo medio per utente) tra il 5% e il 10% sui mercati europei. Rialzi che in Germania, per Deutsche Telekom, si attesterebbero al 15%.

Un effetto positivo legato non tanto all’aumento degli abbonamenti, quanto all’utilizzo crescente del 4G, che stimola il consumo di dati in mobilità e spinge i consumatori a passare a offerte un po’ più care ma di qualità migliore, soprattutto per quanto riguarda la visione di video, il vero traino di internet mobile.

Per Credit Suisse saranno gli operatori più grandi a beneficiare di questa inversione di marcia: i concorrenti più piccoli, infatti, sono stati notevolmente indeboliti dalla crisi e hanno faticato a seguire il ritmo di investimenti necessario a garantire una qualità del servizio ottimale. Il flusso di cassa cumulato dei ‘numero tre’ di ciascun mercato mobile europeo è sceso del 22% dal 2011, ricordano gli analisti, sottolineando anche che l’allentamento della pressione regolamentare, che dovrebbe concretizzarsi nei mesi a venire, dovrebbe contribuire ad allentare anche la guerra dei prezzi che hafin qui frenato la crescita dei ricavi.