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Supporto alle startup innovative, al via il bando della Regione Piemonte

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Il Bando sostiene, attraverso la concessione di un contributo a fondo perduto, la realizzazione di programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale (di seguito “business plan”) da parte di start up innovative di piccola dimensione. Domande a partire dal 25 settembre 2019.

Finanza Agevolata è la rubrica a cura di Sercam Advisory dedicata agli aggiornamenti sui bandi pubblici (europei, nazionali, regionali) aperti o in prossima apertura. Per consultare tutti gli articoli clicca qui.

Il Bando sostiene, attraverso la concessione di un contributo a fondo perduto, la realizzazione di programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale (di seguito “business plan”) da parte di startup innovative di piccola dimensione.

Soggetti beneficiari

Sono ammissibili le imprese che, alla data di presentazione della domanda:

  • risultino iscritte nel Registro delle imprese di una Camera di Commercio italiana ovvero ad un registro equivalente dello Stato di provenienza, da non più di 4 anni e 9 mesi;
  • risultino già formalmente iscritte alla Sezione Speciale del Registro Imprese presso una Camera di Commercio dedicata alle startup innovative. Qualora la procedura di iscrizione risulti ancora in corso, la startup può comunque presentare domanda purché dimostri di aver già attivato la relativa procedura di iscrizione e ne confermi successivamente il buon esito;
  • non superino la dimensione di “piccola impresa”;
  • abbiano l’unità locale in cui vengono realizzate le attività oggetto di contributo regionale attiva sul territorio piemontese, oppure la attivino entro la data della prima erogazione del contributo a copertura delle spese progettuali ivi sostenute;
  • non siano imprese in difficoltà;
  • non si trovino in stato di liquidazione volontaria, scioglimento, cessazione, inattività dell’azienda di fatto o di diritto;
  • non siano destinatarie di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno e che non abbiano ancora provveduto al rimborso all’autorità competente o al deposito di tale aiuto in un conto bloccato (c.d clausola Deggendorf).

Tipologia di spese ammissibili

Il Bando sostiene le startup innovative che presentino un business plan finalizzato a consolidarne e/o accelerarne la crescita. Risultano in particolare coerenti con il Bando i programmi:

  1. successivi alla fase di esplorazione iniziale e di costituzione/primo avvio;
  2. in grado di evidenziare chiaramente, nell’ambito di un business model credibile e di un avviato sistema di relazioni, il prodotto/servizio iniziale e le relative modalità di produzione/erogazione e vendita sul mercato;
  3. finalizzati a processi di strutturazione, rafforzamento e crescita del business, in vista di una rapida e significativa penetrazione del mercato.

Le spese ammssibili sono le seguenti:

  • spese per il personale (ricercatori, tecnici e altro personale nella misura in cui siano impiegati per la realizzazione del business plan),
  • spese generali direttamente imputabili alla realizzazione del business plan nel limite massimo del 25% dei costi complessivi ammissibili,
  • acquisto di edifici nel limite massimo del 50% dei costi complessivi ammissibili da rendicontare;
  • acquisto di macchinari, attrezzature, hardware e software;
  • acquisto di automezzi, solo quelli specificatamente funzionali all’attività d’impresa ed esposti nel business plan;
  • noleggio di macchinari, attrezzature e veicoli, solo quelli specificatamente funzionali all’attività d’impresa ed esposti nel business plan;
  • installazione e posa in opera degli impianti;
  • opere murarie, connesse alla ristrutturazione dei locali destinati allo svolgimento dell’attività di impresa;
  • spese per servizi di consulenze e servizi equivalenti, comprese le esternalizzazioni di parti di produzione/servizi e prestazioni di servizio e le consulenze normative, fiscali, legali, etc. purché direttamente funzionali al business plan e non relative alle normali spese di funzionamento dell’impresa, prestate da soggetti terzi a titolo non continuativo o periodico, nel limite massimo del 50% dei costi complessivi ammissibili;
  • materiali che non costituiscano scorte di magazzino e che siano acquistati ed utilizzati ai fini della realizzazione del business plan;
  • diritti di proprietà intellettuale;
  • marketing e pubblicità, ivi inclusi il sito web (ammissibile nel limite massimo di 20.000 euro) e la partecipazione alle fiere.

Entità e forma dell’agevolazione

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto a copertura fino al 100% dei costi ritenuti ammissibili del progetto ad aiuto regionale, di importo compreso tra € 150.000 e € 400.000.

Il contributo massimo concedibile può essere incrementato fino a € 500.000 nel caso in cui, oltre al possesso dei requisiti richiesti per l’iscrizione all’apposita Sezione Speciale del Registro delle Imprese, la startup rispetti contemporaneamente anche uno dei seguenti requisiti in tema di impresa innovativa:

a) l’impresa può dimostrare, attraverso una valutazione eseguita da un esperto esterno, che in un futuro prevedibile svilupperà prodotti, servizi o processi nuovi o sensibilmente migliorati rispetto allo stato dell’arte nel settore interessato e che comportano un rischio di insuccesso tecnologico o industriale; oppure

b) i costi di ricerca e sviluppo dell’impresa rappresentano almeno il 10% del totale dei costi di esercizio in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell’aiuto oppure, nel caso di una startup senza dati finanziari precedenti, nella revisione contabile dell’esercizio finanziario in corso, come certificato da un revisore dei conti esterno.

Modalità di partecipazione

Domande a partire dal 25 settembre 2019 fino ad esaurimento delle risorse disponibili