Top500, ecco i supercomputer più potenti al mondo
I supercomputer più potenti sono sempre americani, c’è poco da fare al momento, ma l’Union europea sta progressivamente recuperando terreno nella nuova classifica mondiale Top500.
L’edizione 2025 del ranking celebra il dominio delle macchine statunitensi, con El Capitan del Lawrence Livermore National Laboratory in California, al primo posto, seguito al secondo da Frontier dell’Oak Ridge National Laboratory, nel Tennessee, e al terzo da Aurora, installato presso l’Argonne Leadership Computing Facility, nell’Illinois.
L’Italia in Top10 con HPC6 e Leonardo
L’Italia conquista due posizioni in Top10, con HPC6 del centro Eni di Ferrera Erbognone al sesto posto e Leonardo al decimo posto, presso il centro EuroHPC del CINECA a Bologna (uno degli otto supercomputer pre-exascale che forma la rete di calcolo europea ad alte prestazioni EuroHPC).
In totale il nostro Paese vede nella Top500 ben 17 supercomputer, tre in più rispetto alla precedente edizione di sei mesi fa, un risultato di cui andare fieri, ma soprattutto da sfruttare al meglio in futuro.
L’Europa recupera il gap su Stati Uniti e Cina
Sebbene Cina e Stati Uniti siano stati ancora una volta i Paesi con il maggior numero di ingressi nell’intera classifica TOP500, si legge nel documento ufficiale, colpisce il dato su grande Paese asiatico, che vede calare la sua partecipazione in termini assoluti.
Per continente, il Nord America è saldamente in testa, con 187 supercomputer, seguito dall’Europa con 163 e dall’Asia con 135.
Gli Stati Uniti hanno aggiunto due sistemi alla lista, portando il numero totale a 173. La Cina ha ridotto il numero di supercomputer da 63 a 46 e, come nella lista precedente, non ha registrato new entry.
Per l’Unione europea, abbiamo la Germania che si propone come nazione leader e continua a colmare il divario con 41 macchine in lista attualmente. Segue la Francia chene piazza 25 e poi l’Italia (al sesto posto nel mondo), come anticipato, che ne conta ben 17.
L’Europa domina nella categoria Green e l’Italia trova altri piazzamenti d’eccellenza
L’Europa però spadroneggia nella Green500, dove gli stessi supercomputer non sono classificati in base alla potenza e alle dimensioni dei sistemi, ma all’efficienza energetica e alle migliori tecnologie che garantiscono i risultati più alti con i minori consumi.
Tra i primi dieci supercomputer più green, otto sono europei, uno coreano e uno americano: sul gradino più alto sì conferma il tedesco JEDI, seguito al secondo e al terzo posto dai francesi Romeo-2025 e Adastra2.
L’Italia trova ancora posizionamenti d’eccellenza in altre categorie, ad esempio Leonardo EuroHPC/Cineca è al settimo posto del benchmark HPCG (High-Performance Conjugate Gradient) e al settimo posto del benchmark HPL-MxP (che misura le prestazioni per calcoli a precisione mista).