Sicurezza

Stretta sui pagamenti elettronici: la riforma Ue un danno all’eCommerce?

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Il giro di vite sui pagamenti online allo studio nella Ue rischia di rendere troppo complesse le procedure di sicurezza e di sortire un effetto boomerang allontanando i consumatori.

Circuiti di carte di credito, in particolare Visa, sul piede di guerra per le nuove regole sul commercio elettronico allo studio nella Ue per rafforzare la sicurezza delle transazioni via web in vista dell’entrata in vigore della “strong customer authentication” (autenticazione forte). I consumatori potrebbero dover inserire nuove password o codici particolari per concludere qualsiasi transazione superiore ai 10 euro. Una misura anti frode richiesta dall’EBA (European Banking Authority) che però sta gettando scompiglio nel settore dei pagamenti, secondo cui un giro di vite e l’aggiunta di troppi passaggi online per chiudere le transazione di acquisto potrebbe danneggiare l’eCommerce.

In realtà, Bruxelles sta tentando di trovare il giusto equilibrio fra sicurezza e funzionalità. Ma secondo Visa un intervento potrebbe rivelarsi “catastrofico”: anche le banche e i retailer hanno già espresso preoccupazione, visto che dal loro punto di vista gli acquirenti online potrebbero patire tempi lunghi e disagi durante le procedure di acquisto soprattutto nei periodi di picco come ad esempio il Black Friday, il giorno dei saldi che cade questa settimana.

Secondo gli esperti, tutti i pagamenti superiori a 10 euro sarebbero coinvolti dal nuovo regime online, anche i siti che consentono l’acquisto con un click e le app di pagamento automatico.

L’allarme dei circuiti

Secondo Visa, i check out rapidi rappresentano la metà degli acquisti online nella Ue e bloccarli riporterebbe il mercato indietro di 10-15 anni.

Bloccarli sarebbe un danno economico enorme e a pagarne le conseguenze sarebbe soprattutto il Regno Unito, dove l’eCommerce è più prolifico. Secondo l’istituto, oltre tutto non ci sarebbe certezza di un calo delle frodi online con il blocco dei check out rapidi.

La revisione della normativa sull’eCommerce è in consultazione a Bruxelles, se sarà approvata le nuove norme di sicurezza entreranno in vigore nel 2018, molto prima che il Regno Unito formalizzi l’uscita dalla Ue con la Brexit.

L’ipotesi di chek out “rinforzato” per le transazioni superiori a 10 euro è uno dei punti nodali sul tavolo.

Anche MasterCard, interpellata dalla Bbc, si è detta preoccupata per l’approccio eccessivamente prescrittivo su come diminuire il fenomeno delle frodi online adottato dalla Ue.

Secondo Paypal, controlli di sicurezza percepiti come “ostili” dai consumatori rischiano di condizionare “qualsiasi” forma di pagamento “indipendentemente dal rischio reale” che si vorrebbe combattere”.

Fra le misure allo studio di Bruxelles per tutti i pagamenti online sopra i 10 euro ci sarebbero almeno due fra le seguenti tre misure:

  • La verifica di proprietà del telefonino o della carta di credito del consumatore
  • Una password o un codice del consumatore
  • Un elemento biometrico del consumatore, ad esempio le sue impronte digitali

Secondo l’ABE è difficile trovare un trade off accettabile fra un più elevato grado di sicurezza nei pagamenti e la comodità del consumatore. E’ su questo filo sottile che si sta muovendo l’EBA prima della pubblicazione dei nuovi standard di pagamento online, previsti per l’inizio del 2018. Cambiamenti previsti nel quadro della Direttiva 2 della Commissione Ue sui servizi di pagamento.

La posizione di Visa

Dal canto suo, Visa in una nota sintentizza così tutti i rischi della riforma.

I nuovi piani a livello UE sull’e-commerce minacciano la libertà e la comodità degli acquisti online dei consumatori europei

  • A rischio i check-out rapidi e veloci che oggi rappresentano la metà di tutte le vendite e-commerce attuali
  • Quasi 7 consumatori europei su 10 affermano che un aumento di passaggi al checkout li indurrà ad abbandonare l’acquisto online, in Italia circa il 60% dei consumatori lo farebbe
  • Un accesso ridotto a siti e-commerce extra-europei andrebbe a potenziale detrimento di €6mld di transazioni. L’impatto in Italia sarebbe elevato con il 65% degli utenti che ora normalmente acquista presso esercenti online extra-europei

I nuovi piani di ABE comprendono un approccio “taglia unica” ossia per ogni transazione online di importo maggiore ai 10 euro verranno richiesti passaggi aggiuntivi al momento di saldare il carrello come l’inserimento di password, di codici o l’utilizzo di un lettore carta.
Una recente ricerca sui consumatori di cinque mercati europei [Italia compresa] commissionata da Visa evidenzia l’impatto di questi cambiamenti. In termini pratici, le proposte sul piatto si tradurrebbero in:

No ai check-out online istantanei. Compresi i check-out in un click, persino presso gli esercenti online dove i consumatori effettuano i loro acquisti regolarmente; i check-out rapidi e automatici effettuati con i pagamenti in-app dove le carte di pagamento sono già state registrate. […]

Accesso ridotto allo shopping online fuori Europa. I siti internazionali dovranno seguire le nuove norme europee o gli acquisti verranno automaticamente rifiutati. Visa stima che almeno 6 miliardi di euro di pagamenti possano essere interessati da questa normativa, l’equivalente di due terzi di tutte le transazioni a livello europeo effettuate presso siti e-commerce internazionali. […]

Code più lunghe e problemi nell’uso delle carte di pagamento presso i dispositivi per il pagamento di pedaggi o parcheggi dove attualmente non sono richiesti PIN. […]

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