Prevenzione

Spot&Social, la pubblicità che ti salva la vita

di Alberto Contri |

Eccellente campagna realizzata dalle Aziende Usl e Ospedaliero-Universitaria di Bologna, patrocinata dalla Fondazione Pubblicità Progresso, a favore della promozione dello screening per il tumore del colon.

Dall’amicizia con Lucio Dalla sono nati tanti bei frutti, in primis la più commovente campagna di Pubblicità Progresso sul tema della disabilità, “E allora?”, di cui abbiamo già parlato in questa rubrica.

L’evento di Expo2015 è un’ottima occasione per riesaminare “Let’s Screen”, una eccellente iniziativa realizzata dalle Aziende Usl e Ospedaliero-Universitaria di Bologna e patrocinata dalla Fondazione Pubblicità Progresso a favore della promozione dello screening per il tumore del colon retto, che è una patologia in larga parte causata da alimentazione squilibrata, assenza di attività fisica, vita poco sana.

La Rubrica Spot&Social è curata da Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità Progresso. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Dato che la prevenzione di questo tipo di tumore porta grandi risultati se dopo una certa età ci si sottopone ad una colonscopia, a Bologna le istituzioni preposte si sono ingegnate nell’ideare una modalità di reclutamento che fosse ad un tempo efficace e capace anche di eliminare imbarazzi e false credenze solitamente legate a questo esame, facendone comprendere invece la semplicità e soprattutto l’utilità.

Su iniziativa di due geniali medici/musicisti (guarda caso amici di Lucio Dalla), due gastroenterologi che operano nelle due aziende sanitarie bolognesi (Vincenzo Cennamo e Carlo Fabbri), fu ideato e prodotto nel 2007 il videoclip della “prima canzone di educazione sanitaria” scritta dai due, che Lucio aveva acutamente ribattezzato “gastrautori”.

Il video, ambientato nell’atmosfera di un rock club, utilizzò un linguaggio innovativo, umoristico ed ironico per trasmettere il messaggio della prevenzione, grazie all’intervento del comico Bob Messini, e alla partecipazione convinta di personaggi come lo stesso Lucio Dalla, e poi di Samuele Bersani, Alessandro Bergonzoni, Fiorello, Marco Baldini, Enzo Iachetti, Giovanni Minoli, Luca Cordero di Montezemolo, Sabrina Ferilli.

Lucio ed io abbiamo anche partecipato alla produzione suonando i nostri strumenti, e – per i conoscitori che sapranno apprezzare – ho utilizzato per l’occasione una splendida chitarra D’Angelico del 1934 della mia collezione.

Il videoclip, prodotto dalla Dreamed di Bologna, è stato trasmesso dalle tv locali, mentre la sua riduzione a spot di 30” è stata diffusa anche in nazionale. Il tutto rimandava sempre ad un sito in cui, con un linguaggio semplice e assai comprensibile, si davano informazioni sulle campagne di screening del Servizio Sanitario Nazionale, della Regione Emilia Romagna e delle Aziende USL e Ospedaliera di Bologna.

In termini di risultati, nei primi due anni dall’inizio del programma di screening, sono state 52275 le persone che hanno aderito alla campagna, 3340 delle quali (oltre il 6%) sono risultate positive all’esame del sangue occulto delle feci e invitate ad un colloquio per concordare gli accertamenti necessari, tra cui la colonscopia. Tra le 2207 colonscopie eseguite, 135 sono risultati tumori e ben 853 gli adenomi (lesioni che precedono il cancro). Il 91% di questi casi è stato trattato endoscopicamente durante l’esame senza alcun intervento chirurgico.