Comunicazione sociale

Spot&Social, la comunicazione attraverso social e videogame

di Alberto Contri |

I rapporti tra internet, le nuove tecnologie e la comunicazione sociale al centro della giornata di formazione che Pubblicità Progresso ha in programma per giovedì 24 maggio.

La rubrica Spot&Social ha lo scopo di illustrare ogni settimana una o più campagne pubblicitarie di particolare interesse sociale. Rubrica a cura di Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità ProgressoPer consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

La comunicazione è figlia del suo tempo, ma anche ogni periodo storico è figlio dei mezzi di comunicazione che ha disposizione. Così, non possiamo pensare che la comunicazione sociale e le sue campagne restino sempre le stesse, perché continuamente diversi sono i linguaggi e gli stimoli che gli spettatori (ha ancora senso chiamarli “solo” così?) si aspettano di ricevere.

Capita quindi che si raggiungano nuove frontiere in fatto di sensibilizzazione attraverso strumenti che fino a qualche tempo fa venivano considerati semplicemente una fonte di svago: i videogame e i social network. Sfruttando le potenzialità di immedesimazione dei primi e la pervasività nella vita quotidiana dei secondi, alcune iniziative hanno cercato di rendere comprensibile a una vasta parte di popolazione cosa voglia dire essere un malato di Alzheimer.

Questo primo progetto, sostenuto da Alzheimer Nederland, mirava a coinvolgere, informare e rendere consapevoli sulle problematiche della demenza senile il pubblico più giovane. Per farlo, si è istituita attraverso Facebook una ingegnosa campagna, durante la quale alcuni utenti venivano taggati in fotografie di eventi a cui non avevano mai partecipato. I loro visi, inseriti a computer nei diversi scatti, li collocavano inequivocabilmente in un luogo, ma una volta ricevuta la notifica l’utente non poteva che provare un senso di confusione. “Quando mi è stata scattata questa foto?” è la domanda che il progetto voleva far sorgere in ognuno di loro, facendo leva sull’immedesimazione con un malato di Alzheimer per arrivare alla sensibilizzazione.

Sullo stesso principio si basano tutta una serie di nuovi videogame, tra cui Forget-Me-Knot, che riproducono la realtà virtuale vista attraverso gli occhi di un malato. La memoria della persona, le sue capacità di pensiero e problem solving peggiorano progressivamente e così quelle dell’utente-giocatore.

I modi con cui ci si può informare su un tema così complesso come una malattia, si stanno moltiplicando ricevendo sempre più attenzione dal mondo medico. Internet e le nuove tecnologie stanno iniziando ad avere un ruolo fondamentale nel migliorare il rapporto tra medico e paziente. Proprio su questi temi verterà la giornata di formazione che Pubblicità Progresso, in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e con il sostegno di Healthware International e DNM sr, ha in programma per giovedì 24 maggio.