Il caso

Spot&Social. Expo, fiera sull’alimentazione o abbuffata mondiale?

di Alberto Contri |

Nel mirino la comunicazione di Expo 2015. Il tema centrale si è perso per strada con il rischio che la manifestazione sull’alimentazione si sia trasformata nell’occasione di una grande abbuffata mondiale.

Basta fare un giro per i social network per accorgersi che sta montando una levata di scudi nei confronti della comunicazione di Expo 2015. La stessa Letizia Moratti, cui va dato il merito di aver acquisito la manifestazione all’Italia perché lanciasse il tema “Nutrire il mondo. Energia per la vita”, ha affermato che “il tema si è un po’ perso per strada”.

La Rubrica Spot&Social è curata da Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità Progresso. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.
Molti fanno notare che sono proprio i vertici ad aver volutamente trasformato l’evento in una fiera campionaria dell’alimentazione, come dimostra la comunicazione istituzionale di Expo.

Il primo spot uscito sembra confermare questa ipotesi, con tutte quelle migliaia di persone “attovagliate” (come direbbe Dagostino).

La stessa mascotte, disegnata con la solita abilità da Disney, è un palese inno alla sovrabbondanza per non dire all’obesità.

mascotte Expo

Inoltre, segnalano altri, ad uno degli ingressi si viene accolti da grandi statue ispirate sempre al pantagruelico Arcimboldo, per poi arrivare subito ad un baracchino con patatine fritte.

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Per carità, mica si poteva rattristare tutti con la solita storia della fame nel mondo…ma meno male che ci sono nazioni come la Svizzera che fanno riflettere sulla scarsità con una sorta di evento continuo, come l’Austria che ti fa pensare all’importanza dei boschi o l’Inghilterra al lavoro delle Api.

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Ma sono solo alcuni degli esempi di molte interessanti installazioni. Persino lo sponsor McDonald propone menù variati con frutta, verdura e persino l’hamburger vegetale.

Che si possa essere attrattivi e divertenti pur essendo educativi, lo dimostra una bella campagna di Flunch, una catena francese di ristoranti, in cui si spiega ai ragazzi che non si può essere supereroi se se si diventa troppo grassi, proponendo inoltre un menù articolato anche dal punto di vista nutrizionale per Euro 3,65!

Dal sito di http://www.flunch.fr/ si viene inoltre rimandati ad un altro sito http://www.mangerbouger.fr/ (in italiano mangiare e muoversi), che spiega in maniera divertente quali sono le regole base per non ingrassare, dimostrando che la sola dieta non basta. Anzi, muovendosi adeguatamente, ci si può pure sbizzarrire un po’ di più con il cibo.

Expo che ci dice in merito?

Ci rimanda alle centinaia di non troppo eccitanti seminari collaterali, e poi continua ad insistere sulle corde dell’abbuffata mondiale, rischiando anche di essere offensivi con quel miliardo di persone che non ha da mangiare o quasi: “Una festa con 7 miliardi di invitati. Il grande evento mondiale sull’alimentazione ti aspetta”.

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Oppure: “Expo 2015. Il più grande ristorante del mondo”. Questi sono i cartelli comparsi sui treni in questi giorni.

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Che dire?

Tra tutto quello che si trova in rete, appare molto arguto il post su Facebook di Giacomo Ghidelli, esperto di comunicazione sociale, che propone una nuova missione per l’evento: “Sfamare il pianeta dei visitatori di Expo”.