Identità digitale

SPID in alto mare, la Toscana lo pubblicizza con la Tessera Sanitaria

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La Toscana ha deciso di sfruttare l’invio a domicilio della nuova Tessera Sanitaria per fare sapere ai cittadini come richiedere il nuovo sistema di autenticazione digitale

Lo SPID non è obbligatorio e la gran parte dei cittadini non sa nemmeno cos’è anche se doveva partire quest’anno. La Toscana fa di necessità virtù e per diffondere almeno la consapevolezza sul nuovo sistema di autenticazione digitale ha deciso di sfruttare l’onda lunga del recapito a domicilio nel 2016 della nuova Tessera Sanitaria. Lo scopo? Diffondere nella cittadinanza la consapevolezza dell’esistenza dello SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), le nuove credenziali per l’identità digitale che nei piani del Governo, partiti in ritardo sulla tabella di marcia, daranno accesso entro il 2017 a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione.

E’ questa la ricetta di ‘marketing territoriale’ adottata in Toscana, dove il recapito delle nuove tessere sanitarie – Carte nazionali dei Servizi (TS-CNS) – dopo 6 anni scadono quest’anno quelle emesse nel 2010 – sarà l’occasione per fornire ai cittadini della Regione le credenziali SPID per accedere ai servizi online.

Una soluzione creativa e replicabile, quella adottata dal presidente della Regione Enrico Rossi, che con questa mossa vuole prendere due piccioni con una fava. Da un lato, distribuire le nuove tessere sanitarie, dall’altro sfruttare l’invio a domicilio della card per informare i cittadini dell’esistenza dello SPID, il nuovo sistema di accesso ai servizi digitali della PA, che doveva partire già quest’anno e su cui si fonda l’intera architettura del progetto governativo Italia Login, non sarà operativo prima del 2017.

Al di là del digital divide – il 28% degli Italiani non usa ancora Internet secondo l’Istat – uno degli ostacoli maggiori che rischiano di frenare la diffusione dello SPID è la discrezionalità della sua adozione.

In altre parole, lo SPID non è obbligatorio e per questo molti italiani – troppi quelli ancora analogici: il 75% delle famiglie italiane accede online, a fronte dell’83% della media Ue – potrebbero non farne richiesta. Ma appunto un problema per la diffusione dello SPID è che bisogna farne richiesta ad uno degli Identity Provideer accreditati (Poste, Infocert e Telecom Italia) e per questo i cittadini andranno incentivati.

Ed è proprio per promuovere la domanda dal lato del cittadino che la Toscana ha pensato di legare la sostituzione della vecchia tessera sanitaria al marketing territoriale dello SPID.

In futuro, fa sapere la Regione, con la nuova Tessere sanitaria sarà possibile ritirare, una volta che il sistema sarà attivato, una credenziale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), che promette al cittadino di accedere a tutti i servizi in piena sicurezza anche con smartphone e tablet.

“La nuova tessera – si legge nella lettera di accompagnamento firmata da Enrico Rossiè un’opportunità offerta a tutti i cittadini toscani per esercitare il proprio diritto di ‘cittadinanza digitale’ quale diritto riconosciuto ad accedere ai servizi della pubblica amministrazione”.

Vedremo se la ricetta toscana darà i suoi frutti.