Le stime

S&P: la guerra taglia le vendite di auto globali del 3% per il 2022, ma non le elettriche

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Sono l’interruzione delle catene di approvvigionamento delle componenti di base dei veicoli, tra cui la produzione di cablaggi in Ucraina e in Russia, la carenza di materie prime (come il palladio) e l’aumento dei prezzi di rame, acciaio, alluminio e nichel, a minacciare seriamente l’industria europea e globale per il 2022.

La guerra ferma l’industria dell’auto

L’intensità e la durata della guerra in Ucraina segneranno l’andamento delle vendite di auto in tutto il mondo, in particolare in Europa. Il rialzo dei prezzi dell’energia non crea problemi solamente ai produttori, ma anche agli stessi consumatori finali, quindi le famiglie, che iniziano a guardare con timore al futuro, riducendo la spesa.

Secondo S&P Global Mobility c’è il rischio concreto che le vendite mondiali di automobili registrino una contrazione tra il 2 e il 3% entro la fine di quest’anno.

Europa, USA e Cina

Solo i problemi di approvvigionamento relativi a Ucraina e Russia potrebbero ridurre la produzione di veicoli in Europa anche di 700 mila unità nella prima parte del 2022, secondo quanto riportato da Bloomberg.

Se prima dell’inizio del conflitto S&P si attendeva una crescita globale del settore tra il +4/+6%, ora è sempre più probabile una revisione delle stime anche di quattro punti percentuale in meno rispetto all’anno passato.

Per gli Stati Uniti si attende una crescita minima del +1%, mentre la Cina continuerà ad essere il mercato più forte, in questo momento, con un +2% atteso per fine anno a 24,2 milioni di veicoli.

La coda lunga della guerra

Più la guerra si allungherà, hanno spiegato gli analisti di S&P, più i suoi effetti si amplificheranno dall’Europa al resto del mondo.

In particolare, sono l’interruzione delle catene di approvvigionamento delle componenti di base dei veicoli, tra cui la produzione di cablaggi in Ucraina e in Russia, la carenza di materie prime (come il palladio) e l’aumento de prezzi di rame, acciaio, alluminio e nichel, a minacciare seriamente l’industria europea e globale per il 2022.

I tempi medi di consegna dei semiconduttori hanno raggiunto 26,2 settimane a febbraio, con un aumento di tre giorni rispetto al mese precedente. I tempi di consegna sono stati più elevati per alcuni dispositivi come i microcontrollori, che hanno una media di 35,7 settimane, secondo un Report di Foley & Lardner.

Il futuro è ancora dell’auto elettrica

In un articolo del  Wall Street Journal si stima che il rincaro dei prezzi del gas aumenterà l’interesse dei consumatori per i veicoli a basso impatto ambientale o elettrificati, meno costosi sia nella ricarica, sia nella manutenzione. Tuttavia, al momento è ancora difficile quantificare l’impatto di questa tendenza sulla domanda dei consumatori a causa sia degli effetti della crisi ucraina e del rialzo dei prezzi delle materie prime, sia dell’incertezza del mercato dell’automobile.

Ad ogni modo, S&P si attende che a livello mondiale le vendite di auto elettriche continueranno a crescere, anche nel 2022, fino a raggiungere il 20% della flotta mondiale entro il 2025.