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SosTech. LTE in autostrada al banco di prova in Germania

di Andrea Galassi |

In Germania, la tecnologia LTE è stata impiegata per condividere informazioni in tempo reale tra due auto connesse alla rete Long Term Evolution di Deutsche Telekom.

Rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Banco di prova in Germania per la tecnologia LTE in autostrada. In un tratto della A9 (Berlino – Monaco di Baviera) denominato Digital Motorway Test Bed, sviluppato per sperimentare in condizioni reali le tecnologie di riferimento in ambito di auto connesse e comunicazioni tra veicoli (car-to-car) e tra vetture e infrastrutture (car-to-infrastructure).

Il Digital Motorway Test Bed è stato inaugurato di recente e la prima dimostrazione pratica è stata condotta lunedì scorso, 9 novembre 2015. Protagoniste del banco di prova sono state molteplici tecnologie, tra cui, appunto, la Long Term Evolution, attraverso stazioni base cosiddette cloudlet (nuvolette), installate da Deutsche Telekom.

Le cloudlet permettono di portare la latenza anche sotto i 20 millisecondi, un tempo che consente di sfruttare le reti di telefonia mobile per applicazioni di sicurezza stradale. In assenza di cloudlet, la comunicazione tra due veicoli e una cloud (nuvola) centrale tramite LTE può richiedere 100 millisecondi, anche nelle migliori condizioni possibili.

Prima di illustrare le altre tecnologie usate nella prova, si ricorda che è possibile affidarsi al servizio di comparazione delle offerte 4G LTE curato da SosTariffe.it per confrontare le soluzioni disponibili in Italia. A disposizione degli utenti, anche un servizio per verificare la copertura LTE 4G dei maggiori operatori di telefonia mobile (TIM, Vodafone, Wind, Tre).

La dimostrazione ha visto protagonista anche il MEC (Mobile-Edge Computing), ambiente caratterizzato da elevata larghezza di banda, bassa latenza e accesso in tempo reale alle informazioni radio, alle cui specifiche sta lavorando l’omonimo gruppo di standardizzazione costituito sotto l’egida di ETSI (European Telecommunications Standards Institute).

Il Mobile-Edge Computing «può essere considerato un passo intermedio dell’evoluzione della RAN (Radio Access Network) verso il cosiddetto 5G», spiega Telecom Italia, uno dei membri di ISG (Industry Specification Group) MEC.

Attraverso il MEC – prosegue il gruppo di telecomunicazioni– un operatore può introdurre nuove funzionalità per migliorare la QoE (Quality of Experience) degli utenti e aprirne alcune a terze parti autorizzate per abilitare nuovi servizi di tipo consumer (real-time gaming, per esempio) e in ottica Business-to-Business (location tracking e sicurezza, per esempio).

Sebbene al gruppo di standardizzazione del MEC partecipino molteplici realtà aziendali, lo sviluppo dell’ambiente Mobile-Edge Computing si deve in via principale a Nokia Networks.

Nella prova sono state utilizzate altre due tecnologie. Una tecnologia di geolocalizzazione sviluppata dal Fraunhofer (Institute for Embedded Systems and Communication Technologies) ESK, denominata GeoService e sfruttata in prossimità delle stazioni base per inviare eventuali alert in tempo reale. E una interfaccia elettronica firmata Continental.

Continental non è nuova a progetti del genere. L’azienda ha preso parte a euroFOT un consorzio di 28 organizzazioni che ha sviluppato il primo test operativo sul campo (FOT, Field Operational Test) europeo su vasta scala di sistemi avanzati per l’assistenza alla guida.

euroFOT ha concentrato l’attenzione sui cosiddetti ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) per valutare diverse funzioni di bordo riguardanti la sicurezza e l’efficienza del traffico, e l’ambiente. Il progetto, iniziato nel giugno del 2008, è terminato quattro anni dopo.

«Durante più di dodici mesi, mille automobili e camion equipaggiati con sistemi avanzati di assistenza alla guida hanno viaggiato sulle strade europee e per buona parte di essi i movimenti in occasione di svolte, accelerazione e cambio di corsia sono stati monitorati e registrati», si legge in un comunicato stampa di euroFOT.

Le prove sul campo sono state effettuate per valutare otto differenti funzioni dei veicoli che aiutano il conducente a individuare i pericoli ed evitare gli incidenti:

ACC (Adaptive Cruise Control)

FCW (Forward Collision Warning)

SRS (Speed Regulation System)

BLIS (Blind Spot Information System)

LDW (Lane Departure Warning)

CSW (Curve Speed Warning)

Safe Human/Machine Interface

FEA (Fuel Efficiency Advisor)

«Sono stati raccolti e analizzati più di cento terabyte di dati, che hanno fornito al consorzio euroFOT la base per valutare l’impatto di questi sistemi sulle nostre strade», si legge ancora nel documento. Se utilizzati su vasta scala in tutta la UE, i sistemi analizzati potrebbero ridurre gli incidenti e l’utilizzo delle risorse in maniera rilevante.

I risultati ottenuti in ambito euroFOT rivestono particolare importanza alla luce del Programma di Azione Europea sulla Sicurezza Stradale 2011-2020, che mira a dimezzare il numero di morti sulle strade in Europa. La combinazione delle tecnologie impiegate nel Digital Motorway Test Bed dovrebbe produrre risultati ancora più efficaci.

Fonti e risorse:

Cars Talk to Cars on the Autobahn (Philip E. Ross, IEEE Spectrum)

Continental, Deutsche Telekom, Fraunhofer ESK, and Nokia Networks Showcase First Safety Applications at “Digital A9 Motorway Test Bed” (Comunicato Stampa)

 

Il Mobile-Edge Computing (Notiziario Tecnico Telecom Italia)

ETSI MEC Portal

 

euroFOT (European Field Operational Test)

euroFOT dimostra come i sistemi di assistenza alla guida possano aumentare la sicurezza e il risparmio di carburante in tutta Europa (Comunicato Stampa)

Programma 2011-2020 sulla sicurezza stradale: misure dettagliate (Comunicato Stampa)