Le richieste

SosTech. Ecosistema digitale: GSMA chiede nuove regole

di Andrea Galassi |

Governi nazionali, istituzioni sovranazionali e autorità di regolamentazione non hanno tenuto il passo dei cambiamenti registrati in ambito di telecomunicazioni e media

Rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

GSMA chiede nuove regole per l’ecosistema digitale, perché “il ritmo della riforma delle normative” non ha saputo tenere il passo della “velocità di cambiamento del mondo digitale”, si legge nello studio A New Regulatory Framework for the Digital Ecosystem, stilato per Groupe Speciale Mobile Association da NERA Economic Consulting.

GSMA è l’associazione che rappresenta gli interessi di circa 800 operatori di telefonia mobile e di oltre 250 aziende attive nell’ecosistema della comunicazione mobile, inclusi produttori di terminali e dispositivi, società di software e fornitori di apparecchiature.

Per confrontare tutte le soluzioni di mercato confezionate dagli operatori attivi in Italia – si ricorda – è possibile affidarsi al servizio di comparazione delle offerte di Telefonia Mobile curato dagli esperti di SosTariffe.it.

La dinamicità del mercato e la rapida evoluzione tecnologica sembrano essere per la verità fenomeni ben noti anche a governi nazionali, istituzioni sovranazionali e autorità di settore.

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ecosistema gsma

AGCOM, per esempio, ha iniziato a utilizzare con insistenza l’espressione ecosistema digitale, in sostituzione di sistema delle comunicazioni, sin dalla relazione annuale pubblicata nel 2011. Purtroppo, nella relazione 2015, la più recente, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni continua a scrivere di sfide, segno che le riforme normative non sono ancora state attuate.

Il periodo intercorso tra la metà del 2014 e i primi mesi del 2015 è trascorso sulla scia dell’evoluzione dell’ecosistema digitale lungo un percorso già tracciato dall’affermazione del processo di convergenza in atto nel settore delle comunicazioni, secondo l’inarrestabile ritmo del cambiamento tecnologico”, si legge nel documento.

Si è assistito, infatti, a fenomeni di convergenza che hanno riguardato piattaforme tecnologiche, reti ultrabroadband e servizi di comunicazione, social media, servizio video e smart application che hanno pervaso il tessuto sociale a livello mondiale, generando una maggiore domanda di capacità trasmissione”, prosegue AGCOM.

Ed ecco il passaggio sulle sfide ancora aperte: “L’emergente ambiente broadband-centric pone ai legislatori e alle autorità di regolamentazione nuove sfide”.

logo agcom

La necessità di riformare le regole è stata ribadita pochi mesi fa da Antonio Martusciello, componente della Commissione per i servizi e i prodotti, intervenuto al seminario “Review del quadro comunitario in materia di comunicazioni/audiovisivo” (Eurovisioni, Roma, 19 novembre 2015): “In un mondo che converge, serve la convergenza delle regole, perché le asimmetrie regolamentari distorcono la concorrenza”.

Anche la Commissione europea è in campo. La strategia per il Mercato Unico Digitale prevede infatti una revisione della regolamentazione in materia di telecomunicazioni che garantisca “condizioni di concorrenza eque per tutti gli operatori del mercato, vecchi e nuovi”.

single market

Alla questione delle norme è dedicato anche un capitolo del terzo numero del 2015 del Notiziario Tecnico di Telecom Italia. Il gruppo di telecomunicazioni svolge un ruolo attivo nei programmi e nelle iniziative di GSMA. Il documento, Le regole del gioco: l’evoluzione dello scenario regolamentare, è utile per approfondire i temi in oggetto.

Fonti e risorse:

 

New GSMA Study Calls For Fundamental Review Of Digital Ecosystem Regulations (Comunicato Stampa GSMA)

A New Regulatory Framework for the Digital Ecosystem (Studio GSMA)

 

AGCOM – Relazione annuale 2015 (AGCOM)

Un mercato unico digitale per l’Europa (Comunicato Stampa Commissione europea)

Le regole del gioco: l’evoluzione dello scenario regolamentare (Telecom Italia, Notiziario Tecnico n.3/2015)