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SoS Tech. Fibra ottica: FTTC, FTTB e FTTH a confronto

di Andrea Galassi |

Nella recente “Indagine conoscitiva sulla concorrenza statica e dinamica nel mercato dei servizi di accesso e sulle prospettive di investimento nelle reti di telecomunicazioni a banda larga e ultralarga”, AGCOM e AGCM hanno fatto il punto sulle principali architetture di accesso fisso impiegate dagli operatori di telecomunicazioni in Italia per le reti NGAN.

Rubrica settimanale #SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe.
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Per implementare e sviluppare le reti NGAN (Next Generation Access Network), gli operatori di telecomunicazioni sono soliti ricorrere a tre principali tipologie di architetture di accesso fisso: FTTC (Fiber to the Cabinet), FTTB (Fiber to the Building) ed FTTH (Fiber to the Home).

Le architetture di accesso fisso per le reti NGAN si distinguono in funzione del punto di terminazione della fibra ottica nella rete di distribuzione, spiegano AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) e AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato).

Per confrontare tutte le proposte di mercato per l’accesso a Internet da postazione fissa che sfruttano la fibra ottica, si consiglia di affidarsi al servizio di comparazione delle offerte Fibra Ottica curato dagli esperti di SosTariffe.it.

Architettura FTTC e fibra ottica

Gli operatori di telecomunicazioni che optano per l’architettura FTTC, sostituiscono con la fibra ottica il rame installato nella rete primaria, vale a dire nel tratto compreso tra la centrale locale e l’armadio stradale (cabinet).

Nel cabinet, gli operatori di telecomunicazioni installano i componenti attivi che convertono il segnale ottico in elettrico e lo adattano per consentirne la trasmissione sul doppino telefonico formato da coppie di fili intrecciati di rame.

Per la trasmissione delle informazioni in una rete NGAN basata su architettura FTTC, gli operatori di telecomunicazioni utilizzano la tecnologia VDSL2 (Very High-Speed Digital Subscriber).

Lo standard VDSL2 consente di raggiungere velocità di connessione fino a 50 Mbps in downstream (dalla rete verso il terminale dell’utente) e fino a 10 Mbps in upstream (dal terminale dell’utente verso la rete), sempre che la distanza del terminale dell’utente finale dal cabinet non superi un limito massimo generalmente pari a 500 metri.

Le prestazioni delle reti NGAN basate su architettura FTTC possono essere migliorate attraverso tecnologie in grado di ridurre le interferenze tra i doppini in rame. Fra queste, si annoverano il Vectoring e il Multisystem Vectoring, soluzioni protagoniste di un precedente focus di #SosTech (La tecnologia VDSL2, il Vectoring e il Multi System Vectoring).

Sempre con l’obiettivo di migliorare le prestazioni delle reti NGAN basate su architettura FTTC, gli operatori di telecomunicazioni ricorrono anche al Bonding. Si tratta di una tecnologia capace di aumentare la velocità di trasmissione o la copertura di un servizio a parità di velocità, attraverso l’aggregazione di più linee xDSL in un unico flusso logico.

Architettura FTTB e fibra ottica

Gli operatori di telecomunicazioni che scelgono l’architettura FTTB posano la fibra ottica nella sezione di rete di accesso secondaria, vale a dire nella porzione di rete compresa tra il cabinet e il building (palazzo o gruppo di abitazioni singole).

Gli apparati deputati a convertire il segnale ottico in elettrico, anziché essere installati nel cabinet, sono posti alla base dell’edificio. Anche per le reti NGAN basate su architettura FTTB, si ricorre alla tecnologia VDLS2, ma la distanza tra la base dell’edificio e il terminale del cliente finale in genere non supera i 100 metri.

L’architettura FTTC, in combinazione con la tecnologia VDSL2, permette di fornire servizi di accesso con velocità di connessione fino a 100 Mbps in downstream e fino a 40 Mbps in upstream.

Architettura FTTH e fibra ottica

La fibra ottica, nel caso dell’architettura FTTH, viene posata anche nell’ultima sezione della rete di accesso, che comprende i collegamenti in orizzontale e in verticale fino alla casa dell’utente. Una soluzione che consente di garantire connessioni simmetriche con velocità che vanno dai 100 Mbps a 1Gbps o superiori, in base alla tecnologia impiegata.

Gli operatori di telecomunicazioni possono realizzare reti NGAN basate su architettura FTTH di tipo P2P (Point-tp-Point) oppure PON (Passive Optical Network).

Nei collegamenti P2P, viene posata una fibra ottica dedicata dalla centrale locale fino alla sede dell’utente. Si tratta di una soluzione in genere utilizzata per la clientela business. Nei collegamenti PON, implementati per la clientela residenziale, la fibra ottica è invece condivisa tra gli utenti attraverso splitter ottici.

Le massime velocità di connessione raggiungibili con una rete NGAN FTTH di tipo P2P sono superiori a quelle sperimentate in presenza di collegamenti PON.

La scelta dell’architettura di rete NGAN (FTTCab, FTTB, FTTH) muove soprattutto dalla tipologia delle aree da servire e della clientela, dalla densità abitativa, dalla disponibilità di infrastrutture ottiche o di canalizzazioni adatte, dall’impatto urbanistico. Ciascun operatore di telecomunicazioni, inoltre, ha una propria strategia di investimento.

Nota: è possibile imbattersi anche nell’acronimo FTTP, che sta per Fiber to the Premises e che indica, a seconda dei casi, sia la soluzione FTTB sia quella FTTH.

Fonti e risorse:

http://www.agcom.it/documents/10179/2318166/Documento+generico+08-11-2014+1415441917492/d34cc914-c150-4fd7-a383-a0c39c9d7670?version=1.0

http://www.telecomitalia.com/content/dam/telecomitalia/it/archivio/documenti/Innovazione/NotiziarioTecnico/2012/n2-2012/capitolo6.pdf