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Social network, i principali CEO in audizione al senato USA. Cosa è successo (video)

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I cinque leader delle principali aziende proprietarie di social media sono stati sottoposti ad uno scambio di domande e risposte nelle aule del Senato statunitense.

Quella che si è tenuta ieri nelle aule del Senato statunitense non è stata certo una audizione di cortesia. Di fronte ai senatori di entrambi gli schieramenti riuniti in una Commissione d’inchiesta denominata “Big Tech and the Online Child Sexual Exploitation Crisis”, i cinque leader delle principali aziende proprietarie di social media sono stati sottoposti ad uno scambio di domande e risposte al vetriolo che hanno ben pochi precedenti, quantomeno per le modalità e per la virulenza delle accuse.

Mark Zuckerberg, CEO e fondatore di Meta e Shou Zi Chew, CEO di TikTok si sono recati volontariamente all’audizione, mentre Jason Citron, CEO di Discord, Evan Spiegel, CEO di Snap e Linda Yaccarino, CEO di X, sono stati costretti a presentarsi dall’autorità giudiziaria. In sala, alle spalle dei CEO delle big-tech, erano sedute alcune famiglie riunite in un gruppo chiamato “Genitori per Spazi Online Sicuri” (Parents for Safe Online Spaces), legate le une alle altre dall’aver perso un figlio o un nipote in relazione a fenomeni inerenti lo spazio dei social media, dal cyberbullismo, ai problemi relativi all’immagine corporea (body shaming), all’adescamento online (grooming), fino alle challenge estreme ed al legame tra uso intensivo dei social media e insorgenza di ansia, depressione e istinti suicidari.

L’audizione, iniziata con la proiezione di video di giovani che raccontavano di essere stati sfruttati sessualmente su Facebook, Instagram e X, è proseguita con il senatore repubblicano Lindsey Graham che ha posto una serie di domande sulla disponibilità dei CEO ad appoggiare le modifiche legislative proposte dal senato sulla protezione dei minori e che richiedevano una risposta secca (“answer yes or no, please”). Alle loro risposte evasive ha accusato i presenti di avere “il sangue delle vittime sulle sue mani”, ottenendo applausi e acclamazioni da molti dei presenti all’udienza affollata. La senatrice democratica Amy Klobuchar, che da anni si occupa del tema, ha ricordato una serie di tragici episodi che hanno riguardato minori e coinvolto direttamente alcune delle piattaforme social presenti in aula, sintetizzando in questo modo l’intendimento della Commissione: “Quando la porta del Boeing è caduta da quell’aereo alcuni giorni fa, nessuno ha questionato la decisione di mettere a terra una flotta di oltre 700 aerei. Allora perché non possiamo prendere in considerazione azioni di questo tipo nei confronti delle media companies quando abbiamo la certezza che ci sono bambini che stanno morendo anche a causa loro”.  hanno immediatamente messo a terra 700 aerei”.

Mi dispiaccio per tutto ciò che avete attraversato,” ha dichiarato Zuckerberg mentre i parenti delle vittime mostravano le foto incorniciate dei loro figli deceduti. “Nessuno dovrebbe dover affrontare le situazioni che le vostre famiglie hanno subito, ed è per questo che abbiamo investito così tanto e continueremo a compiere sforzi all’avanguardia nel settore per assicurarci che nessuno debba passare attraverso le stesse difficoltà che hanno affrontato le vostre famiglie“. Tuttavia, il momento più convulso è giunto dopo un’intensa interrogazione da parte del senatore – ancora repubblicano – Josh Hawley che ha chiesto a Zuckerberg se si fosse mai scusato con le vittime. “Vorrebbe farlo ora?” ha chiesto Hawley. “Sono qui, lei è in televisione nazionale. Vorrebbe ora scusarsi con le vittime che sono state danneggiate dal suo prodotto?”.

Il presidente della Commissione del Senato, il democratico dell’Illinois Dick Durbin, ha criticato aspramente tutte le piattaforme di social media per non aver protetto abbastanza i bambini dall’essere sfruttati sessualmente online. “Discord è stato utilizzato per adescare, rapire e abusare dei bambini. Instagram di Meta ha aiutato a connettere e promuovere una rete di pedofili; i messaggi che scompaiono di Snapchat sono stati sfruttati da criminali che estorcono finanziariamente giovani vittime“, ha dichiarato Durbin nel suo statement iniziale.

Iniziando con Jason Citron di Discord, i CEO hanno tutti enfatizzato le loro procedure di sicurezza per i minori ed hanno confermato la disponibilità a collaborare con legislatori, genitori, organizzazioni non profit e forze dell’ordine per proteggere i minori. Meta ha affermato di aver speso 5 miliardi di dollari solo nel 2023 per sicurezza, mentre TikTok ha dichiarato di pianificare una spesa di 2 miliardi di dollari nel 2024 per affrontare la questione.

Meta, in particolare, negli ultimi mesi è stata oggetto di numerose cause legali negli Stati Uniti, con al centro l’accusa di aver progettato deliberatamente funzionalità su Instagram e Facebook che favoriscono forme di “dipendenza” dei minori dalle piattaforme, senza proteggerli adeguatamente da predatori e malintenzionati. Un numero crescente di legislatori sta sollecitando. Nel corso dell’audizione sono state mostrate alcune email interne tra i dirigenti di Meta rilasciate dall’ufficio del senatore Richard Blumenthal che mostrano a Nick Clegg, presidente degli affari globali, e ad altri di chiedere a Zuckerberg di assumere più persone per rafforzare il “benessere in tutta l’azienda” mentre crescevano le preoccupazioni sugli effetti sulla salute mentale dei giovani.

Recentemente anche il sindaco di New York, Eric Adams, si è espresso pubblicamente con il lancio di un piano cittadino che stigmatizza i potenziali danni per i più giovani a causa dell’uso sempre più intensivo dei social media.

La sessione di mercoledì della Commissione senatoriale fa parte di un’azione più ampia finalizzata all’aggiornamento della legislazione dopo anni di inattività del Congresso nella regolamentazione delle aziende di social media, in particolare riguardo alle misure per limitare la diffusione di immagini di abuso sessuale su minori online e per rendere le piattaforme tecnologiche responsabili di una migliore protezione dei bambini.