Helsinki Smart City

Smart city, in dieci anni Helsinki libera dalle auto private

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Di Flavio Fabbri

Tra dieci anni ad Helsinki andrà di moda muoversi con i mezzi di trasporto pubblico locale. Già oggi la bicicletta è in voga tra i più giovani e proprio le nuove generazioni non danno più importanza alle automobili di proprietà.

La mobilità condivisa è una realtà in Finlandia, non solo nella sua città più grande ed importante, ma anche nei centri di media grandezza. L’innovazione tecnologica, in questo caso, ha dato un forte contributo allo sviluppo di un modello di trasporto sostenibile e a basso impatto ambientale.

Tutti o quasi sono muniti di smartphone e tablet e sono diverse le applicazioni dedicate a questo tipo di mobilità urbana ed extraurbana di tipo ‘on demand: carpooling, car sharing, bike sharing, taxi, autobus, tram, treno.

Secondo i dati della locale Autorità per i trasporti (Helsinki Regional Transport Authority) più di 800 mila persone sul territorio del Comune di Helsinki (suddiviso in 14 municipalità) hanno un abbonamento ai trasporti pubblici.

Nel momento in cui tutto può essere condiviso, con considerevole risparmio di soldi, abbattimento di consumi e di emissioni inquinanti, tutti possono goderne i vantaggi e avere davvero la sensazione di vivere in una smart city. Entro il 2025 la Capitale finlandese sarà ‘car free’, priva di mezzi di trasporto privati, offrendo ai cittadini abbonamenti digitali ‘intermodulari’ ai servizi di trasporto: si paga una volta sola e si possono prendere più mezzi all’interno di una fascia urbana o di più zone di spostamento.

Helsinki è una delle città europee che hanno aderito al progetto di mobilità alternativa e sostenibile dell’Ue denominato SuperHUB (SUstainable and PERsuasive Human Users moBility in future cities).

Gli obiettivi del programma sono:

  • trovare e scegliere i mezzi di trasporto più adatti in relazione al tragitto desiderato;
  • progettare nuovi tragitti a partire dalle opzioni disponibili prediligendo parametri quali il tempo di viaggio e i costi energetici (impronta di CO2);
  • sperimentare le più moderne risorse in campo ICT per integrare in tempo reale servizi eterogenei di mobilità offerti da più operatori (pubblici e privati); fornire all’utente dei “pacchetti su misura” di mobilità, indicando più opzioni di percorso classificate in base a: a) preferenze ed esigenze personali; b) impatto ambientale;
  • mettere in contatto chi si muove con gli erogatori dei diversi servizi e mezzi di trasporto.