Mobilità

Smart city, dal MIT un token digitale per evitare il traffico

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Con l’Internet of Things, la comunicazione V2V e un semplice dispositivo per l’autenticazione digitale si elimina la congestione del traffico cittadino: la sperimentazione al MIT del sitema ‘RoadRunner’.

Il traffico cittadino non solo ci fa perdere tempo e denaro, imbottigliandoci nelle principali arterie urbane, ma è dannoso per la nostra salute e per quella dell’ambiente in cui viviamo. Un’alta qualità della vita impone delle scelte coraggiose e in tal senso dal MIT (Massachusetts Institute of Technology)  arriva una soluzione con la nuova piattaforma tecnologica denominata ‘RoadRunner’.

Sviluppato dai ricercatori Jason Gao e Lu-Shiuan Peh, il sistema si avvale di un dispositivo digitale (token di autenticazione) da fissare a bordo della macchina per scambiare informazioni con i sensori di area sullo stato del traffico.

Se in un determinato quadrante della città il numero di automobili in circolazione è troppo elevato, il dispositivo in questione ci avvisa dell’elevata congestione ‘suggerendoci’ dei percorsi alternativi. Durante il periodo di testing a Cambridge i risultati sono stati molto incoraggianti: grazie alla soluzione sperimentale adottata, la velocità di percorrenza delle strade solitamente congestionate negli orari di punta è aumentata dell’8%.

La tecnologia non comporta costi eccessivi e non necessità di infrastrutture particolari, come ad esempio i circuiti urbani di video sorveglianza. Roadrunner, infatti, sfrutta le funzionalità di geolocalizzazione di cui dispongono gli smartphone, presumendo che ormai tutti ne abbiano uno con sé, anche in macchina.

Per facilitare la comunicazione vehicle-to-vehicle (V2V) si è preferito lo standard IEEE 802.11p, simile a quello in uso per il tradizionale scambio dati su reti Wi-Fi. Un server centralizzato provvederà di volta in volta ad incrociare i dati provenienti dai sensori digitali sparsi per la città e a comunicare o meno l’autorizzazione ai veicoli che vogliono entrare in una determinata area.

Per il suo funzionamento il sistema ha però bisogno di una preesistente piattaforma M2M o Internet of Things già istallata. Grazie a questo progetto sperimentale si potrebbe evitare la congestione delle strade urbane e magari spingere gli automobilisti ad utilizzare altri mezzi di trasporto, soprattutto pubblici.

L’idea è quella di provvedere a sviluppare un’applicazione mobile da scaricare sui cellulari degli automobilisti, ma è possibile anche la produzione di auto con integrato il dispositivo per le comunicazioni radio su standard 802.11p.