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Silicon Valley, due mega data center restano fermi: mancano 100 megawatt di energia per l’AI

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La Silicon Valley resta strategica per ospitare data center vicini agli sviluppatori di AI e agli utenti finali, ma nemmeno colossi come Nvidia – la cui sede è a pochi minuti dai due siti inattivi – riescono a incidere sui tempi della rete elettrica.

Due grandi data center completati a Santa Clara, nel cuore della Silicon Valley, sono inattivi nonostante siano perfettamente operativi dal punto di vista infrastrutturale.

Si tratta delle strutture SJC37 di Digital Realty e SVY02A di Stack Infrastructure, progettate per sostenere carichi critici fino a 48 megawatt ciascuna — quasi 100 megawatt complessivi pronti per workload AI ad alta densità.

Il problema? Manca l’energia

Il fornitore locale, Silicon Valley Power, non riesce a tenere il passo con la crescita esplosiva della domanda e prevede di completare l’espansione della rete solo entro il 2028, con un investimento stimato di 450 milioni di dollari in nuove sottostazioni e linee di trasmissione.

La situazione mette in luce un paradosso: la Silicon Valley resta strategica per ospitare data center vicini agli sviluppatori di AI e agli utenti finali, ma nemmeno colossi come Nvidia – la cui sede è a pochi minuti dai due siti inattivi – riescono a incidere sui tempi della rete elettrica.

La potenza richiesta dai cluster AI, ormai misurata in centinaia di megawatt, sta superando la capacità del sistema energetico locale, creando un divario crescente tra edifici pronti e disponibilità effettiva di energia.

La rete energetica a rischio stress nella Silicon Valley

Secondo i più recenti report dell’International Energy Agency (IEA) il fabbisogno energetico dei data center è destinato a crescere in modo vertiginoso entro il 2026, spinto soprattutto dai carichi di lavoro legati all’AI.

La domanda globale di elettricità potrebbe arrivare fino a 1.000 terawattora, quasi il doppio rispetto al 2022, con gli Stati Uniti che da soli assorbirebbero circa 260 TWh e l’Europa oltre 150.

Questa impennata è dovuta alla proliferazione di cluster di calcolo sempre più densi e assetati di energia, con potenze installate che si misurano ormai in centinaia di megawatt.

Gli analisti avvertono che la crescita dell’AI rischia di spingere le reti elettriche ai limiti della capacità, soprattutto nelle aree più tecnologicamente avanzate come la Silicon Valley, dove la domanda corre molto più veloce delle infrastrutture disponibili.

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