il decreto legge

Sicurezza infrastrutture, Toninelli ‘Sensori sulle opere, banca dati e Agenzia di vigilanza con 250 ingegneri’

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Nel decreto legge per ‘Genova e per la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture’ il Governo introduce i sensori sulle opere, l’Agenzia di vigilanza per la sicurezza delle strade e autostrade e la creazione di una banca dati sulle opere pubbliche per monitorare, tra l’altro, i parametri di sicurezza delle infrastrutture, utilizzando sistemi tecnologici innovativi.

“I 250 giovani ingegneri, che assumeremo per l’Agenzia nazionale di vigilanza per la sicurezza delle strade e autostrade, andranno su tutto il territorio, a controllare, come organo indipendente, ponti, viadotti, gallerie, dighe, quindi tutte le infrastrutture nazionali per monitorare il loro stato di salute”. Ha annunciato così il ministro Danilo Toninelli l’istituzione dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture, che andrà a fondersi con l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (Ansf).

La novità è contenuta del decreto legge ‘Genova e per la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture’ approvato, ieri, dal Consiglio dei ministri. In parallelo è previsto l’ampliamento degli organici tecnici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dedicati ai controlli di sicurezza.

“Nel caso in cui dovessero verificare delle criticità obbligheranno l’ente gestore ad intervenire per mettere in sicurezza l’infrastruttura, potranno anche sanzionare e bloccare la viabilità qualora il gestore non metta in atto gli interventi richiesti”, ha aggiunto, in conferenza stampa, il ministro delle infrastrutture e dei Trasporti.

Allo stesso tempo, per uscire dalla logica emergenziale, la seconda misura ideata dal Governo per mettere in sicurezza le infrastrutture nazionali è la creazione di una banca dati sulle opere pubbliche per monitorare, tra l’altro, i parametri di sicurezza delle infrastrutture, utilizzando sistemi tecnologici innovativi.

Banca dati delle opere pubbliche

“Diamo vita a un archivio informatico nazionale” ha aggiunto Toninelli, “per fare una fotografia dello stato di salute delle nostre infrastrutture e oggi non si sa questo. All’interno di quest’archivio, tutti gli enti gestori sono obbligati, entro una determinata data, ad inserire tutte le informazioni”.

“Questi dati andranno a sommarsi a quelli che verranno rilevati con i sensori da apporre, obbligatoriamente, sulle infrastrutture”, ha precisato il ministro. “I dispositivi sono collegati col satellite e ci dicono anche di un semplice spostamento, che può rappresentare un allarme. Quindi in questo modo avremo un monitoraggio di 24 ore al giorno delle nostre infrastrutture”, ha concluso Toninelli.

La necessità di realizzare in tempi rapidi una banca dati sui ponti e in generale sulle infrastrutture è stata proposta dal prof. Donato Limone in questo articolo Il ponte Morandi crolla e si apre il ‘baratro’ di dati, segreti e mancata trasparenza pubblicato su Key4biz il 20 agosto scorso: “Cosa fare per oggi e per il futuro immediato? Necessità di realizzare in tempi rapidi una banca dati sui ponti in modo da renderli tracciabili e pubblici”.