Il progetto

Seminare Domande, partito il progetto per la formazione e la cultura cinematografica a scuola

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Un ricco percorso didattico offerto da Alice nella città, Miur, Mibac e numerosi partner per promuovere il cinema come esperienza sociale, culturale e tecnologica, tra i docenti e gli studenti di 60 istituti di 23 città italiane.

Andare a vedere un film non è solo un passatempo, ma una vera e propria esperienza culturale, sociale e anche tecnologica. Dietro ad ogni pellicola c’è tanto lavoro, impegno e professionalità. Produrre un film vuol dire investire e portare avanti un progetto, che richiede tempo, sacrifici e tante competenze messe in campo per arrivare al prodotto migliore.

Ecco perché, quando si parla di cinema, si deve anche parlare di formazione, di scuola, di studio dei linguaggi dell’audiovisivo e più in generale di cultura cinematografica. È fondamentale comprendere che dietro lo schermo c’è un intero mondo che si dà da fare e che ogni pellicola è un’opera, bella o brutta che sia, frutto di un lavoro collettivo.

Ha preso il via ieri, proprio da queste riflessioni, il progetto di formazione “Seminare Domande”, promosso da Alice nella città assieme alla scuola IC Micheli e grazie al supporto del Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (Miur) e del Ministero dei Beni e delle attività culturali (Mibac), che coinvolgerà 60 istituti di 23 città di 11 Regioni, 15 province del Centro Sud e 14 partner.

Una due giorni di incontri, proiezioni e dibattiti, col fine ultimo di riuscire a creare una rete che possa rappresentare la struttura del Piano nazionale di cinema per la scuola.

Tanti gli interventi che si sono succeduti nella prima giornata di formazione presso lo spazio polivalente WeGil, l’hub culturale della Regione Lazio gestito da LAZIO Crea. In apertura, Piera Detassis, Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano, Premi David di Donatello, ha affermato: “Questo è il più importante progetto messo in campo da Alice nel settore della formazione e come Accademia che rappresenta tutte le categorie del Cinema è giusto essere al loro fianco creando momenti di formazione”.

Laura Della Colli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, ha dichiarato: “è importante stabilire un link con i docenti che hanno il compito di formare i ragazzi e trasmettere alle nuove generazioni il piacere di guardare il cinema in sala; come la Morante sosteneva che il mondo è salvato dai ragazzini, mi piacerebbe si dicesse che il Cinema sarà salvato dai ragazzini”.

Sulla stessa linea l’augurio della Presidente Anec Lazio, Piera Bernaschi: “E’ chiaro l’interesse dei giovani verso i film e l’intrattenimento multimediale ma sarebbe davvero importante che questa iniziativa possa contribuire anche solo minimamente alla riscoperta della visione collettiva nelle sale”.

Nevina Satta, Presidente della Sardegna Film Commission, ha commentato: “Mi trovo a ringraziare tutta la squadra di Alice nella città, ci piace essere dalla parte dell’opportunità amplificando le competenze delle proprie regioni e territori. In particolare, credo che la regione Sardegna e realtà che come Cagliari vedono di giorno in giorno aumentare episodi di bullismo possano raccogliere da questa iniziativa grande giovamento”.

“Per poter tutelare questa industria è importate raccontare ai giovani e alle future maestranze cosa c’è dietro la macchina da presa e dietro l’enorme ingranaggio di un film”, ha invece affermato Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale Fapav.

La coordinatrice della rete di scuole del progetto, Pia Nuccitelli, ha raccontato: “Quando Fabia e Gianluca mi hanno proposto il progetto ho aderito con entusiasmo; è importantissima la formazione dei docenti e la sensibilizzazione degli studenti in modo che sappiano approcciarsi all’analisi di un film”.

In conclusione, i direttori artistici di Alice nella città, Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, hanno detto: “Siamo orgogliosi che questo sia il primo progetto del piano nazionale di Cinema a Scuola promosso da MIUR e MIBACT, un progetto che raccoglie attorno a sé tutta la filiera audiovisiva dai produttori agli esercenti, dalle realtà nazionali a quelle locali. Siamo certi che con un’azione integrata e articolata riusciremo a riaccendere nei giovani la passione per il cinema, riportandoli in sala”.

Seminare domande”, hanno precisato gli organizzatori, va inteso come vero e proprio metodo multidisciplinare integrato, “che mette al centro  sia un percorso di formazione frontale e sulla rete  rivolto  a docenti che  si vogliono avvicinare alla  comprensione del linguaggio audiovisivo, sia  un percorso formativo per gli studenti che prevede  l’uso di una piattaforma web di consultazione e di visione a scuola (www.sceltediclasse.com) oltre che proiezioni in sala  e incontri in classe con i tutor e con i grandi Autori in collaborazione con la Fondazione  Accademia del cinema italiano Premio David di Donatello”.

Il progetto, si legge nella scheda di presentazione, “punta sull’individuazione, l’integrazione e l’attivazione di un gruppo ampio e specializzato di operatori territoriali e/o settoriali”, passando dalle realtà nazionali fino alle realtà locali, con l’idea di “far convergere intorno agli obiettivi del progetto, i contributi di tutti i possibili attori, pubblici e privati, che operano nelle singole Regioni, dalle piccole associazioni presenti sui territori fino alle Film Commision, che contribuiscono per competenza a diffondere e amplificare, anche in forme inedite, le tante aspirazioni e opportunità di crescita che la visione integrata e di sistema può offrire alla scuola”.

Si tratta di un lavoro profondo di disseminazione territoriale che in questo caso, “coinvolge situazioni diverse e contesti socio-culturali complessi, ma di grande vigore e vitalità culturale che nel tempo, garantirà lo sviluppo di una mappatura qualificata e aggiornata delle buone pratiche e delle risorse umane e professionali presenti sui territori”.

Le fasi didattiche previste dal percorso “Seminare domande”:

  • Fase 1, Basi teoriche (Perché guardare): un corso di formazione frontale per i docenti (18 ore) con professori universitari, educatori specializzati e critici legati al giornalismo cinematografico;
  • Fase 2, La Scelta (Cosa vedere): dedicata alla visione in sala e in streaming VOD (video on demand) in classe, dove incoraggiare la curiosità dei ragazzi verso la scoperta di film di qualità;
  • Fase 3, Costruzione degli strumenti (Come guardare): il percorso di visione sarà affiancato da un ciclo d’incontri di approfondimento e di scavo, curati da operatori culturali specializzati e laureati DAMS che accompagneranno i docenti in classe durante tutto l’arco del lavoro ed utilizzeranno i materiali presenti in piattaforma, per tutoring e mentoring, integrando il percorso;
  • Fase 4, Buone pratiche (Condivisione nella community): oltre ad una riflessione sui grandi temi della didattica formale dell’immagine e del linguaggio audiovisivo, il percorso vuole arrivare alla costruzione condivisa di strumenti pratici di lavoro attraverso la piattaforma online che aprirà una apposita sezione dedicata ai docenti e costituirà il punto di raccordo di monitoraggio e di valutazione in itinere degli obiettivi dell’azione pedagogica.

Ieri e oggi sono partite le prime 6 ore di formazione dei docenti degli istituti aderenti e l’argomento trattato è l’inquadratura. Le ore di lezione saranno condotte dai giornalisti e critici cinematografici Mario Sesti e Francesco Crispino, e dalla docente universitaria Stefania Parigi. Previste anche proiezioni di film, tra cui quella de “Il Cratere”, alla presenza dei registi Luca Bellino e Silvia Luzi, e “Florida Project”.

Tra i tanti partner che hanno sostenuto l’iniziativa, troviamo: Regione Lazio, Ass.For.SEO, Università di Roma Tre, Università Dante Alighieri di Reggio Calabria, Fondazione Accademia del cinema italiano – Premi David di Donatello, Alice nella città, Fondazione cinema per Roma, Fondazione film Commission Sardegna, Roma Lazio Film Commission, Marche film Commission, Fapav, Roma Capitale II Municipio, Mymovies.it.

Immagine di copertina da wegil.it.