“No a rendite di posizione su rinnovo frequenze, favorire competizione e investimenti”
I diritti d’uso delle frequenze TLC saranno in scadenza il 31 dicembre 2029. Si tratta di frequenze Lte (4G) e Umts (3G), mentre le frequenze 5G assegnate nel 2018 scadranno nel 2037 e non sono quindi in ballo. Gli operatori hanno posizione diverse sulle modalità di rinnovo. “Credo sia fondamentale che ci siano regole chiare a tutela di una concorrenza davvero sana, che garantiscano un ‘level playing field’ per tutti gli operatori, in Italia come in Europa”. “Come nel caso delle frequenze”, ha detto Benedetto Levi, amministratore delegato di Iliad Italia, durante l’evento “Imagine Italy: Changing the Game” organizzato da Ericsson, tenutosi a Milano. “è importante che non si congelino rendite di posizione, con un rinnovo tout court, ma si creino le condizioni per una competizione vera che sostenga gli investimenti in qualità e innovazione”.
Ad oggi, l’Agcom sta valutando due opzioni. La prima, un modello “misto”: parte delle frequenze prorogate o rinnovate agli attuali titolari e parte messe a gara, ma riservate a iliad e a eventuali nuovi entranti, così da riequilibrare il gioco. La seconda, un rinnovo generalizzato dello status quo, con in più obblighi di accesso, per ora ancora non ben definiti, da parte dei big verso iliad e altri.
Nessuno dei due modelli in consultazione si occupa dell’onerosità, sarà alla fine il Governo a decidere se concedere il rinnovo gratuito o meno, in cambio di impegni di copertura, come è avvenuto di recente in Germania con un esborso di 600 milioni da parte delle Telco, in cambio di maggiori obblighi di copertura e di una maggiore apertura all’uso delle frequenze alla concorrenza.
Vedremo.
Il ruolo di iliad oltre la connettività: 3 miliardi su filiera europea dell’AI
Nel frattempo, le Telco stanno rivedendo le proprie Strategie e modelli di business per andare oltre la connettività. Come ha indicato il Sottosegretario Butti la strada è passare da Telco a TechCo.
“Stiamo investendo oltre 3 miliardi su tutta la filiera IA: dalla potenza di calcolo con Scaleway, ai data center con Opcore, alla ricerca open source”, ha ricordato, in questo contesto, oggi Benedetto Levi. “In questo modo – ha proseguito – vogliamo contribuire alla costruzione di una sovranità digitale e infrastrutturale europea, generando crescita e valore condiviso” “Oggi gli operatori Tlc – ha concluso Levi – non possono limitarsi a fornire solo connettività: è necessario andare oltre e investire lungo tutta la catena del valore dell’ecosistema digitale“.


