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Riforma Rai, avviato l’iter in Senato

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Partito oggi in Commissione Lavori pubblici del Senato l’iter parlamentare del disegno di legge sulla governance Rai. Dalla prossima settimana le audizioni per poter approvare il testo entro giugno.

Al via l’iter parlamentare del disegno di legge sulla governance della Rai, approvato dal Governo il 27 marzo scorso.

Il testo, dopo aver ottenuto le firme del Tesoro e del Quirinale e dopo l’esame da parte degli uffici di Palazzo Madama, è stato incardinato in Commissione Lavori pubblici e Comunicazioni del Senato. I relatori Raffaele Ranucci (Pd) ed Enrico Buemi (Psi) hanno svolto le relazioni sulle diverse proposte presentate, tra gli altri da Movimento 5 Stelle, Sel, minoranza Pd e Lega, oltre a quella governativa.

E’ da quest’ultima che, comunque, si dovrebbe partire, come testo base prima della presentazione degli emendamenti.

Presente in commissione il Sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, che ha spiegato la scelta del Governo di optare per un disegno di legge e non per un decreto, in modo tale da favorire la discussione parlamentare.

Tra oggi e domani il presidente della commissione, Altero Matteoli, dovrebbe stilare la lista dei soggetti da audire, tra cui saranno sicuramente compresi i vertici Rai.

L’intenzione è quella di svolgere le audizioni nel più breve tempo possibile, a partire dalla prossima settimana.

Giacomelli ritiene possibile che il Ddl venga approvato per giugno, quando il Cda sarà scaduto dopo l’approvazione del bilancio 2014 da parte dell’assemblea degli azionisti Rai. Bilancio già passato in Cda con utili in crescita a 57,9 milioni di euro e debiti in calo di oltre 125 milioni rispetto al 2013.

Il Ddl del Governo prevede un amministratore delegato unico, indicato dal governo ma con pieni poteri, con un Cda Rai ridotto che passa dagli attuali nove membri a sette.