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Rete Unica: un dibattito senza i consumatori. Singolare che il Governo non li consulti

di Francesco Guicciardini |

È molto strano che il Governo non li abbia ancora convocati e consultati, visto che i consumatori sono i primi beneficiari dei servizi di cui tanto parliamo, quando dibattiamo sul futuro della rete unica.

Gli operatori alternativi (Vodafone, Sky Italia, WindTre) al tavolo con il Governo chiedono, giustamente, che una eventuale rete unica sia wholesale only, cioè non verticalmente integrata e completamente indipendente rispetto all’incumbent (TIM).

Lo hanno riaffermato ieri nell’incontro che si è tenuto presso Cassa Depositi e Prestiti ed a cui ha partecipato anche TIM. Lo hanno ribadito stamane in occasione dell’incontro presso il MEF con il ministro Roberto Gualtieri, il segretario generale di Palazzo Chigi e i rappresentanti del MiSE.

E questo per garantire che la concorrenza sia garantita anche nel nostro Paese, visto che la creazione della rete unica porterebbe inevitabilmente alla creazione di un nuovo monopolio, una circostanza contro la quale si è espressa per linee generali anche da Marghrete Vestager, la Commissaria alla Competition dell’Unione Europea.

Ma in tutta questa discussione dove sono i consumatori?

Sono loro che beneficeranno, prima degli altri e più degli altri, di un assetto competitivo del mercato grazie ad una maggiore offerta, ad una migliore qualità dei servizi e prezzi competitivi.

E se dovesse passare il piano di TIM per una ri-monopolizzazione della rete che rimarrebbe in capo all’incumbent, con una struttura verticalmente integrata, tutto questo potrebbe finire, così come potrebbe esserci (e secondo alcuni analisti sarà inevitabile) un rallentamento degli investimenti nelle nuove reti in fibra che l’incumbent ha tutto l’interesse a ritardare.

Ecco la domanda rimbomba: dove sono i consumatori?

È molto strano che il Governo non li abbia ancora convocati e consultati, visto che i consumatori sono i primi beneficiari dei servizi di cui tanto parliamo, quando dibattiamo sul futuro della rete unica. Ed è strano anche perché tutte le associazioni dei consumatori partecipano all’apposito tavolo del MiSE, che, come è noto, è il ministero che esercita un controllo funzionale sull’intero settore delle telecomunicazioni.

È ora che anche i consumatori facciano sentire la loro voce e che scendano in campo per tutelare i loro interessi, proteggere i consumatori e reclamare condizioni di mercato competitive.