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Rete unica, a Butti le deleghe sulle Tlc. Dalle sue mani il futuro di Tim e della industry

Le deleghe alle telecomunicazioni vanno al Sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti, che assume su di sé la supervisione della partita più delicata del Governo, vale a dire quella della rete unica e del futuro di Tim e dell’intera industry. E’ trapelato ieri in serata il Dpcm con cui il premier Giorgia Meloni ha assegnato le deleghe sulla rete unica al suo sottosegretario Alessio Butti, “fatte salve le competenze in materia del Mimit”, quindi del ministro Adolfo Urso, con cui dovrà coordinarsi.

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Chiaro il messaggio del Governo sulla rete unica: si va avanti con il progetto Minerva, messo a punto da Butti, che prevede il lancio di un’opa di Cassa depositi e prestiti su Tim, integrazione della rete Open Fiber nel perimetro di Tim e cessione dei servizi e di Tim Brasil per fare cassa, a parziale copertura del debito.

Questa l’idea

Nel dettaglio, nel Dpcm, due articoli in tutto, si legge che a Butti è affidata la gestione “della strategia italiana per la banda ultra larga, anche con specifico riferimento alle politiche strategiche di realizzazione delle reti di telecomunicazioni…. d’intesa con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy”, si legge.

A Butti è assegnato il compito di definire “la strategia nazionale italiana banda ultra larga, anche con specifico riferimento alla realizzazione delle reti di telecomunicazione, fatte salve le competenze in materia del Ministero delle Imprese e del made in Italy, piattaforme e infrastrutture digitali materiali e immateriali, reti di comunicazione elettronica satellitari, terrestri mobili e fisse, connettività; tecnologie e servizi di rete”.

Le deleghe in materia di telecomunicazioni si aggiungono a quelle in materia di Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, fra cui ad esempio l’identità digitale e il Cloud, già assunte da Butti, che due giorni fa ha partecipato all’assemblea dell’Anci, con cui ha siglato un accordo per semplificare le cose ai comuni alle prese con i fondi del Pnrr.

Tecnologie emergenti: dall’AI alla Blockchain, dal 5G, 6G, al Metaverso e ai Verticals

Ci sono poi interessanti dettagli nel Dpcm che riguardano il ruolo di promozione delle tecnologie emergenti (leggi metaverso, 5G, Verticals, frequenze e 6G per quanto non vengano scritte espressamente) e “la diffusione e l’impiego delle tecnologie nei diversi settori sociali, culturali e economici,  anche promuovendo lo sviluppo, la diffusione e la massima accessibilità delle tecnologie emergenti, tra le quali Blockchain, intelligenza artificiale, Realtà aumentata, virtuale ed immersiva, internet of Things (Lot), le tecnologie quantistiche, nonché le reti mobili di nuova generazione con particolare  riferimento allo sviluppo e diffusione delle necessarie competenze, all’attrazione  di nuove aziende,  allo studio, ricerca, diffusione, potenziamento e governance dei nuovi ecosistemi tecnologici”, si legge nel dpcm.

Sarà il Sottosegretario a rappresentare l’Italia in tutti i consessi internazionali in materia di digitale e Tlc. Soprattutto in Europa.

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