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The Morning View. Recessione più lontana, ma preoccupa la frenata cinese

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In economia serve pazienza, ma alcuni segnali positivi che allontanano la crisi si vedono anche se il rallentamento della Cina resta.

“No matter how great the talent or the efforts, some things just take time. You can’t produce a baby in one month by getting nine women pregnant”. Questo è uno dei consigli di Warren Buffett, che è uso ricordare agli investitori che per ottenere risultati occorre essere pazienti.

Tre buone notizie

Un consiglio utile per affrontare l’attuale contesto macro e che in una certa misura sta impattando sull’attuale rotazione dei mercati. Tre sono le notizie positive che potrebbero anticipare un trend in grado di mitigare i rischi di recessione: (1) l’interesse crescente dei fondi di private equity ad investire in infrastrutture. In questi prossimi giorni CVC dovrebbe acquisire il fondo olandese di infrastrutture DIF Capital Partners per 16 miliardi di euro, (2) l’interesse rinnovato dei risparmiatori per le emissioni obbligazionarie. Il Governo Belga è riuscito a collocare la più importante emissione obbligazionaria di sempre con un bond con scadenza ad un anno da 22 miliardi di euro, dedicato esclusivamente al mercato retail, con un tasso al 3,3%, sottoscritto da più di 600 mila piccoli risparmiatori. L’emissione più importante di bond emessi dal Governo Belga in passato è stata di 546 milioni di euro: si tratta quindi di una differenza in termini di “size” molto importante (3) Country Garden, il più grande real estate developer cinese, è riuscito a pagare il coupon sui bond scaduti il 7 agosto scorso, entro il “grace-period” che terminava oggi.

Resta il problema della frenata cinese

Il problema non è certamente risolto, ma almeno per il momento non è scoppiata la “bomba a orologeria del debito”, come l’ha definita il Presidente Joe Biden. A tutti gli effetti, il rallentamento dell’economia cinese rimane il problema chiave: difficilmente la crescita del GDP della Cina arriverà al 5% nell’anno in corso, e questo rallentamento è destinato a riverberarsi anche qui da noi in Europa.

Il Fondo Monetario Internazionale stima che per ogni punto di crescita del GDP cinese, l’economia degli altri Paesi interconnessi negli scambi commerciali e finanziari con la Cina crescono di un 0,3%. Continuiamo a reiterare la nostra guidance che la Germania sia il Paese più esposto ad un rallentamento dell’economia cinese: il CEO di Mercedes-Benz Group, Ola Kallenius, ha dovuto ammettere ieri nel corso del Monaco Auto-Show, che la Cina difficilmente crescerà come era atteso. Il Gruppo Mercedes-Benz ha visto le proprie vendite calare in Cina del 9,2% a 12,7 miliardi di euro, mentre sono cresciute del 9,2% a 18 miliardi di euro nel mercato nord americano.

Lo smart working pesa sul commercial real estate

Ultimo, ma non meno importante: McKinsey Global Institute ha pubblicato uno studio in cui si prevede una correzione al ribasso di 1,3 trilioni di dollari (milletrecento miliardi di dollari) nel mercato del commercial real-estate, per i trend legati allo smart-working. Considerato il livello di debito in scadenza fra qui ed il 2025, ed i trend che vedono una “occupancy” al ribasso, il rifinanziamento dello stock di debito è e rimarrà ancora a lungo uno dei problemi chiave per le economie dell’Eurozona, per l’impatto che avrà sui requisiti patrimoniali e finanziari delle banche.