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Perché Papa Leone XIV è tra le 100 persone più influenti al mondo sull’AI

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Il nuovo pontefice richiama Leone XIII e avverte: l’AI è una “nuova rivoluzione industriale” che deve difendere dignità, giustizia e lavoro.

In questa serie di approfondimenti esploriamo le persone che, secondo la lista TIME100 AI, stanno orientando direzione e regole dell’intelligenza artificiale. Ogni puntata offre tre chiavi di lettura: chi sono (e cosa hanno fatto davvero), perché contano ora (non ieri), che impatto avranno su mercato, policy e sicurezza.Dopo Yoshua BengioPaula IngabireLiang Wenfeng, Dario Amodei, Henna VirkkunenDávid Jancsó, Mark Zuckerberg e Rick Rubin è il turno di Papa Leone XIV.

Papa Leone XIV: il profilo

La Chiesa cattolica conta 1,4 miliardi di fedeli; se fosse una nazione, sarebbe la terza più grande al mondo. Nel suo primo discorso ufficiale come nuovo pontefice, lo scorso maggio, Robert Francis Prevost si è rivolto a loro con il nome scelto per il suo pontificato: Papa Leone XIV, una scelta che richiama un’altra rivoluzione, quella dell’AI. Il riferimento è a Leone XIII, pontefice alla fine del XIX secolo, in piena Rivoluzione industriale, che denunciò i sistemi economici guidati dalle macchine capaci di trasformare i lavoratori in merci.

Assumendo il pontificato, Leone XIV ha dichiarato che l’avvento dell’intelligenza artificiale segna una “nuova rivoluzione industriale” e che la tecnologia richiederà la “difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro.”

Perché conta ora

Non si è limitato alle parole. Già a giugno, il Vaticano ha ospitato un summit su AI, etica e governance aziendale. Nel discorso di apertura, Leone XIV ha sottolineato il potenziale dell’intelligenza artificiale come forza positiva, soprattutto nella sanità e nella ricerca scientifica. Ma ha aggiunto che l’AI “solleva domande inquietanti sulle possibili ripercussioni sulla capacità dell’umanità di aprirsi alla verità e alla bellezza, sulla nostra peculiare abilità di comprendere ed elaborare la realtà.” Ha anche avvertito che la tecnologia potrebbe essere usata per “guadagni egoistici a spese degli altri, o peggio, per fomentare conflitti e aggressioni.”

Impatto su mercato, policy e sicurezza

La posizione del Vaticano può influenzare milioni di persone e quindi i comportamenti di consumatori, lavoratori e comunità religiose. Non è un impatto diretto sul business tecnologico, ma un richiamo che può pesare sull’immagine delle aziende, specie quelle che puntano a diffondere l’AI in ambiti sensibili come la salute e l’istruzione.

Il richiamo a un trattato internazionale vincolante rende Leone XIV un attore politico globale oltre che spirituale. La sua voce potrebbe alimentare pressioni su governi e istituzioni multilaterali perché accelerino su regole comuni, e su principi condivisi come la dignità e la giustizia sociale.

L’allarme contro l’uso dell’AI per profitto egoistico o per fomentare conflitti tocca un nervo scoperto: la possibilità che gli algoritmi vengano manipolati per alimentare divisioni, disinformazione o aggressioni. Il messaggio di Leone XIV non è tecnico, ma etico e universale: la sicurezza dell’AI non riguarda solo la protezione da bug o abusi, ma la salvaguardia della convivenza pacifica.

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