l'audizione

Pa, ministro Bongiorno ‘Avviare la digitalizzazione con risultati concreti e assumere giovani preparati’

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La ministra della Pa, Giulia Bongiorno, ha presentato alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro di Camera e Senato le linee programmatiche del ministero: ‘Vorrei fare una digitalizzazione seria con un concorso l'anno per solo giovani preparati’.

“Operazione verità”, è lo slogan scelto dalla ministra della Pa, Giulia Bongiorno, che ha presentato alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro di Camera e Senato le linee programmatiche del ministero.

“Vorrei fare una digitalizzazione seria: in Gran Bretagna l’hanno fatta in 10 anni. Spero di portare risultati concreti ma non è detto che riusciremo in questo mandato. Faremo un percorso significativo e bello, non è detto che sarà concluso”, ha detto, ieri, in audizione Bongiorno. E qual è un modo per rendere la Pa più digitale? Assumere giovani con determinate competenze. Le assunzioni, da completare nel corso del triennio 2019-2021, si legge nel disegno di legge ‘Concretezza’ messo a punto dal governo, privilegeranno, in via prioritaria, figure professionali con elevate competenze in materia di digitalizzazione, di razionalizzazione e semplificazione dei processi amministrativi, di qualità dei servizi pubblici, di gestione dei fondi strutturali (e della capacità di investimento, di contrattualistica pubblica e di controllo di gestione e attività ispettiva.

“L’età media dei dipendenti statali è di 52 anni, 56 per i dirigenti. Per un paese che vuole fare la riforma digitale è un problema”, ha detto la ministra, che sa come risolvere questo digital divide soprattutto nelle tante piccole pubbliche amministrazioni: “si risolve solo con concorsi regolari aperti ai giovani. Io punto a fare un concorso ogni anno con criteri ben precisi. Assumere tanto per assumere non funziona”, ha precisato la ministra della Funzione Pubblica.

Le impronte digitali contro i furbetti della Pa e per tutelare chi va a lavoro

Il ministro della Funzione pubblica, appena si è insediata, ha annunciato controlli più severi contro i furbetti del cartellino. “Sarà una delle mie battaglie, l’assenteismo è un tradimento nei confronti della collettività, a cui si fornisce un servizio viziato dalla riduzione del personale, ma è anche un tradimento verso i colleghi. La lotta contro chi truffa lo stato assentandosi dal posto di lavoro è a difesa della stragrande maggioranza di dipendenti pubblici che fa il proprio dovere”, ci ha tenuto a dire Bongiorno, che ha commentato l’introduzione dell’impronta digitale ai tornelli di ingresso della Pa: “Non è troppo avveniristico. Siamo nel 2018 e viviamo nell’epoca della digitalizzazione, visto che anche per accendere un telefono si utilizza il riconoscimento facciale, perché non prevedere che questa tecnologia possa essere utilizzata anche per controllare le presenze al lavoro”.Il metodo è a prova di privacy ed è economico”, ha concluso Giulia Bongiorno.

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