Riforma della PA

PA Digitale: Pin unico e nuovo CAD, decreti in arrivo il 22 dicembre?

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Cresce l’attesa per la prima tranche di decreti attuativi della PA digitale, che dovrebbe andare in Consiglio dei Ministri prima di Natale

Il primo pacchetto di decreti attuativi della Riforma della Pubblica Amministrazione, fra cui ‘Pin unico’ (SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale per l’accesso ai servizi online della PA), nuovo CAD (revisione del Codice dell’Amministrazione Digitale) e FOIA (Freedom of Information Act, per il diritto di accesso agli atti pubblici) potrebbe andare in Consiglio dei Ministri il 22 dicembre, rispettando così la tempistica preannunciata dal ministro per la Semplificazione Marianna Madia.

E’ questa l’ipotesi, in attesa di conferma ufficiale, su cui sta lavorando il Governo anche se dopo la maratona della Legge di Stabilità – che contiene l’emendamento per cancellare la carta dagli uffici pubblici – i tempi potrebbero allungarsi e il varo dei decreti della PA digitale potrebbero slittare.

Intanto, cresce l’attesa per il nuovo CAD, che nelle intenzioni del Governo dovrà sostanziare dal punto di vista normativo l’attuazione dei capisaldi complessi della riforma digitale della PA, per la quale il Governo in occasione del Digital Day del 21 novembre a Venaria ha fissato una roadmap di due anni (entro il 2017).

Il nuovo CAD, secondo gli esperti, va rifatto con pochi semplici principi perché semplici rattoppi non sono sufficienti.

In particolare, i capisaldi della riforma digitale della PA sono lo Spid (Sistema pubblico di identità digitale), l’Anpr (Anagrafe nazionale della popolazione residente) e i pagamenti elettronici attraverso il sistema PagoPA.

Dal punto di vista tecnico, il primo nodo operativo da sciogliere è quello dell’identità digitale: senza lo Spid non si può realizzare l’Anagrafe Unica.

Nuovo CAD

A quanto si apprende, il nuovo CAD conterrà fra le altre cose il Domicilio digitale obbligatorio per tutti gli italiani dal 1 gennaio 2021; l’obbligo di sede digitale dell’impresa dal 2018, numerose abrogazioni, anticipazioni del regolamento eIDAS, il regolamento europeo sull’identità digitale, il rafforzamento della sicurezza informatica e la semplificazione della governance. L’obiettivo è raggiungere una maggiore flessibilità grazie a regolamenti anziché leggi, con l’inserimento di norme ad hoc per il punto unico di accesso ai servizi (SPID – Italia Login) e altri servizi di recapito certificato allo scopo di svecchiare la PEC, prevedendo l’uso delle notifiche. Infine, l’estensione della Piattaforma di pagamenti ai micro pagamenti e l’utilizzo di sms per notificarli.

Anagrafe Unica

Intanto, due giorni fa è partita la fase pilota dell’Anagrafe unica nei comuni di Cesena e Bagnocavallo. L’obiettivo finale è sostituire le 8 mila anagrafi comunali con un unico grande database entro la fine del 2016. La prossima tappa è fissata per febbraio del 2016, con l’ingresso nell’Anagrafe unica di altri 25 comuni per un totale di 2,3 milioni di cittadini (qui l’elenco dei 27 comuni pilota). Soltanto nella seconda metà del 2016 è previsto l’ingresso di Roma e Milano (anagrafi molto complesse per la notevole mole di dati coinvolti), per arrivare a 6,5 milioni di cittadini. La tabella di marcia del Governo è sotto il monitoraggio dell’Agid.

L’Anpr, precisa l’Agid, è istituita presso il Ministero dell’Interno, referente del progetto a cui partecipano l’Anci in rappresentanza dei Comuni che mantengono la titolarità dei propri dati, la Sogei in qualità di partner tecnologico e Agid con il ruolo di coordinamento delle attività dei progetti del piano strategico crescita digitale e di supporto al Ministero degli Interni e al Dipartimento della Funzione Pubblica per la diffusione del sistema su tutte le amministrazioni.

Pagamenti elettronici PagoPA

Ieri l’Agenzia per l’Italia Digitale ha annunciato il rilascio di una nuova app per i pagamenti mobili di alcuni servizi pubblici che aderiscono a PagoPA, la piattaforma unica per i pagamenti elettronici dal bollo auto, al tiket sanitario e gli altri tipi di tasse. L’adesione degli enti pubblici procede a singhiozzo. Entro fine anno si chiude la prima fase, poi ci saranno altri 12 mesi per rendere il sistema operativo. Per ora hanno aderito circa 10 mila amministrazioni e 330 sono attive.

L’Agid ha fatto sapere ieri che per favorire la partecipazione al sistema da parte di tutte le istituzioni scolastiche, il MIUR ha realizzato una specifica piattaforma applicativa denominata “PagoinRete” che colloquia con PagoPA, per consentire alle oltre 8.500 scuole italiane di aderire al sistema dei pagamenti elettronici in un unico momento.

Ad oggi, secondo i dati dell’Agid, sono circa 800 i comuni che hanno aderito al nodo tramite Unioncamere per il pagamento degli oneri SUAP (Sportello Unico Attività Produttive). Il sistema di pagamenti elettronici è in corso di implementazione anche da parte di INAIL (che ha cambiato le credenziali di accesso al DURC aggiungendo anche lo SPID quando sarà attivato il login) per le aziende per quanto riguarda il pagamento online dei contributi volontari per le casalinghe. 

Tra gli enti che hanno già aderito anche Equitalia, INPS per il versamento dei contributi volontari relativi al sistema pensionistico e 19 tra regioni e province autonome per il pagamento di bollo auto e ticket sanitario. Le PA centrali sono presenti con 10 ministeri, 2 enti previdenziali e assistenziali e 52 altre amministrazioni, sempre secondo dati dell’Agid.